(di Redazione) Grandi risultati nell’ambito della viticoltura siciliana: un punto di partenza nel migliorare e tutelare il patrimonio viticolo regionale è infatti l’esito di una ricerca portata avanti dall’assessorato Regionale Agricoltura e racchiusa nel volume “Identità e ricchezza del vigneto Sicilia”, che è stata presentato in questi giorni a Palermo. Lo studio, dalla durata di circa 10 anni, ha permesso di recuperare varietà storiche, individuando e analizzando il patrimonio genetico dei vitigni antichi e dei vitigni autoctoni siciliani.
Nello specifico sono state individuate 70 varietà di vitigni antichi, 7 vitigni di interesse regionale, 13 di interesse locale, 12 tipologie minori e 12 cloni omologati. La ricerca ha ottenuto le basi scientifiche e i cloni necessari, per l’utilizzo di materiale vegetale, sano e certificato, che permetterà di incrementare la diffusione e la commercializzazione dei vitigni autoctoni nel territorio regionale e lanciare così, attraverso l’ulteriore introduzione di vitigni unici e sconosciuti, anche una nuova sfida ai mercati internazionali.
Durante il convegno di presentazione, il professore Attilio Scienza ha segnalato ed illustrato l’importanza del progetto, mettendo in luce, oltre agli elementi scientifici, gli aspetti di interesse storico e culturale, per i quali è opportuno appunto parlare di ricchezza e identità.