La Sicilia è la terza regione (con il 31% rispetto al 19% Italia) con riferimento all’incidenza della coltivazione di vino Bio sul totale superficie vitata regionale, anche se con margini di crescita minori dal 2011 al 2021 rispetto ad altre regioni (97% rispetto 138% a livello nazionale).
La Regione è anche nelle top 5 regioni vinicole in Italia per redditività media delle società di capitale. E’ quanto emerge oggi a Palermo durante la presentazione dello studio Unicredit-Nonisma sugli asset della filiera vitivinicola siciliana e dell’edizione 2023 di Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani organizzata da Assovini Sicilia, in programma a Taormina e Radicepura dal 9 al 13 maggio. Con riguardo ai vini generici, in Sicilia, come in molte altre regioni del Sud, la quota di questo prodotto è ancora molto significativa (circa 24% della produzione sul totale regionale vs 16% media Italia) ma comunque in riduzione importante nell’ultimo decennio, mentre ha ancora molti margini di miglioramento riguardo al posizionamento dei vini fermi Dop nella grande distribuzione organizzata: le vendite del prodotto siciliano pesano circa il 4% sulle vendite totali della Gdo italiana ma tiene bene il prezzo medio di vendita, ben al di sopra della media Italia (5,01 euro/bottiglia da 0,75/l contro i 4,20 euro in Italia).
La Sicilia inoltre è al quarto posto in Italia per acquisizioni nel settore vitivinicolo (8% sul numero totale del periodo 2016-2022); con riferimento alla denominazione target, l’Etna è grande protagonista, al quarto posto in Italia, e al di sopra di denominazioni come il Chianti Classico, il Valpolicella e il Barbera d’Asti.