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Vino, cultura e territorio, il meglio dell’Isola in mostra agli ospiti di Sicilia en Primeur|Video
di Angela Sciortino

(di Angela Sciortino) Un centinaio tra giornalisti, blogger e influecer, prevalentemente stranieri, saranno ospiti della sedicesima edizione Sicilia en Primeur, l’annuale anteprima dei vini siciliani, che si svolgerà dal 6 al 10 maggio a Siracusa. È il modo in cui Assovini Sicilia, ormai dal 2004, punta alla diffusione dei prodotti enologici siciliani accompagnandola a quella della cultura e del territorio in cui si realizzano.

La XVI edizione di Sicilia en Primeur è stata presentata oggi a Palermo in occasione dell’incontro organizzato da Unicredit per presentare l’Industry book 2019, il report che analizza l’andamento del comparto del vino in Italia. 

La novità di quest’anno consiste nell’avere associato alla visita di realtà produttive d’eccellenza i beni Unesco siciliani. I giornalisti, infatti, verranno organizzati in otto gruppi, ciascuno dei quali visiterà una zona della Sicilia, con le sue migliori realtà produttive e il principale bene Unesco che insiste sulla stessa area geografica. «È così che la valorizzazione del vino passa anche attraverso la valorizzazione del territorio, e, contemporaneamente, il vino diventa una delle chiavi di lettura più importanti della nostra regione» ha spiegato Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia.

Ci saranno anche cinque Master of Wine, gli esperti di vino più esclusivi esistenti al mondo, a guidare i seminari tecnici in programma. 

«La Sicilia – ha dichiarato l’Assessore regionale Agricoltura e Pesca, Edy Bandiera – si conferma il territorio più vitato del Paese e la Regione italiana alla quale l’Ue assegna le maggiori risorse comunitarie per il comparto: oltre 55 milioni di euro, a testimonianza della capacità di spesa e di piena attuazione degli obiettivi prefissati dal Programma europeo». 

A testimoniare la crescita di valore del “vigneto Sicilia” i numeri messi a segno dalla Doc Sicilia: 80 milioni di bottiglie nel 2018 e una previsione di 100 milioni per la fine di quest’anno e il numero di imbottigliatori in costante progressione passando dai 126 del 2017, ai 350 dello scorso anno, ai 388 dei primi tre mesi del 2019. «L’incremento dell’imbottigliato della Doc Sicilia – ha riferito Antonio Rallo, presidente del Consorzio di Tutela della Doc Sicilia insieme alla reputazione sempre più elevata che hanno i nostri vini nei mercati di riferimento, sono la conferma che per le aziende siciliane la scelta di puntare sulla Doc Sicilia si sta dimostrando una strategia vincente».

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