(di Lisa Sanfilippo) Una fattoria didattica per conoscere l’agricoltura del territorio, ma anche i colori, gli odori e i sapori del buon cibo siciliano: ecco “RurAlia”, una struttura dedicata alla biodiversità e all’alimentazione, il cui nome è appunto espressione del connubio tra il comune di Alia, in provincia di Palermo, e la ruralità.
Mission dell’azienda è la salvaguardia della qualità del cibo grazie alla valorizzazione del gusto e la scoperta dei valori nutrizionali dei prodotti siciliani. Il tutto in un’ottica di ecosostenibilità in cui si riesce a coniugare la conservazione delle risorse naturali con l’economia agricola. La fattoria si presenta come un grande “laboratorio all’aperto”, con differenti tipologie di percorsi, da quelli culturali e ricreativi a quelli escursionistici e sportivi.
All’esterno della struttura un venticello che fa ondeggiare le spighe dei grani antichi e che, insieme al profumo delle piante aromatiche e dei frutti, rende più piacevoli le passeggiate in bici o a cavallo dei visitatori lungo caratteristici itinerari, tra cui quello che conduce alle Grotte della Gurfa. C’è poi un bosco, con oltre dieci varietà tra latifoglie, conifere e arbusti e naturalmente gli animali della fattoria RurarAlia (pecore, galline, asini, cavalli, conigli), pronti a regalare momenti di stupore e gioia ai più piccoli.
All’interno, invece, se da una parte è possibile intrattenersi nella “biblioteca rurale”, dall’altra non mancano occasioni originali di tipo divulgativo, come per esempio il “caffè scientifico”, una sorta di conferenza su tematiche scientifiche, che si svolge degustando i prodotti del territorio.
La vera ciliegina sulla torta è il laboratorio “dalla terra alla tavola” in cui, attraverso l’interazione e il coinvolgimento attivo, vengono illustrate le fasi di raccolta e lavorazione della materia prima e dei prodotti sino alla degustazione. Si tratta di sei percorsi articolati in “latte ovino” (dalla mungitura al formaggio e alla ricotta), in “grani antichi“ (attraverso la macinazione del grano, l’impasto e la cottura si arriva al pane, alla pasta, alle pizze, alle focacce, ai biscotti e ai dolci), in “legumi” (dalla raccolta, al macco di fave, alla zuppa di lenticchie, ceci e fagioli), in “ortaggi” (dalla raccolta alle salse, creme vegetali ed insalate), in “frutta” (dalla raccolta sino a gelatine, succhi, confetture) e in “dolci” con farina di grano antico, mandorle, ricotta e frutta.
Alla fattoria didattica RurAlia, l’utilizzo delle tecniche tradizionali e la valenza educativa del progetto portato avanti dagli ideatori con entusiasmo ed impegno, ne determinano giustamente l’appellativo di “scuola della biodiversità”.