Un settore, quello dell’uva da tavola, ad oggi in grave difficoltà sia dal punto di vista della produzione che della distribuzione a causa dell’aumento della spesa energetica.
Spesa che ha determinato costi di produzione pari a 0,60 euro al chilo contro un prezzo medio di vendita di 0,20-0,30 euro al chilo. A questo si aggiunge il recente aumento dei tassi di interesse che ha colpito ulteriormente le aziende del settore che sono particolarmente esposte con il sistema bancario perché anticipano rilevanti somme necessarie alla coltivazione.
Tutto ciò si aggiunge alle già presenti criticità strutturali del comparto, ovvero la forte concorrenza internazionale e la variabilità delle richieste dei consumatori dei vari paesi europei. Tutti temi che sono stati affrontati nel corso di diversi incontri tenuti in assessorato a partire dallo scorso dicembre e descritti in documenti presentati dalle amministrazioni comunali di Canicattì e Mazzarrone.
“Un altro impegno mantenuto. Oggi su mia proposta, la giunta regionale ha dichiarato lo stato di
crisi eccezionale per il settore uva da tavola Igp di Canicattì e Mazzarrone.
Un comparto colpito in maniera devastante dall’aumento della spesa energetica, con una perdita complessiva di 200 milioni di euro“, scrive l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino, in una nota.
“Con la dichiarazione dello stato di crisi creiamo le condizioni per venire in aiuto dei nostri viticultori, intervenendo sull’emergenza. Contestualmente l’assessorato dell’agricoltura avvierà un programma di qualificazione e orientamento al mercato dell’uva da tavola in Sicilia, attraverso strumenti di politica agricola comune (ad esempio, il Piano strategico della Pac) da elaborare di concerto con i produttori. Dobbiamo uscire dalla logica della gestione dell’emergenza per affrontare in maniera strutturale le problematicità di uno dei comparti più importanti della nostra agricoltura“.