Il presidente del Consorzio di Tutela dell’Uva da Tavola di Mazzarrone IGP Giovanni Raniolo ha tracciato il bilancio della campagna 2020, chiusa con un mese di anticipo: :”A fronte di un’ottima qualità produttiva – ha spiegato Raniolo – questa campagna ha mostrato segni di instabilità con prezzi altalenanti. La produzione, specialmente in piena estate, è stata abbondante anche nei vigneti considerati di seconda fascia. Questa particolare evenienza ha appiattito il mercato, ma ha anche consentito di dare ristoro a una categoria che esce da due anni di pesanti sacrifici.
Sui mercati sia italiani che esteri il prodotto IGP ha fatto la differenza in termini qualitativi e sul piano remunerativo, con un + 20% sul prezzo rispetto al prodotto non a marchio. Il vantaggio del prodotto garantito – ha proseguito Raniolo – si riverbera sull’intera filiera, consumatore finale compreso. Quest’ultimo, come dimostrano alcuni studi sui consumi, è ben disposto a spendere un po’ di più per un prodotto che assicura gusto, salubrità ed eticità. E i fatti non ci smentiscono perché anche quest’anno il Consorzio è cresciuto con oltre 4 milioni di kg commercializzati: una sensibile crescita rispetto all’anno scorso. Nel nostro areale continuano a crescere le quote produttive di varietà seedless.
Siamo dinnanzi a una tendenza che, pur salvaguardando le nostre varietà tradizionali, è destinata a crescere ogni anno con nuove superfici. Il mercato le richiede e – ha concluso Raniolo – dobbiamo essere pronti a raccogliere la sfida, ma senza snaturare le nostre origini e soprattutto continuando a fare quel che meglio di altri sappiamo fare. Le tendenze vanno e vengono, ma le tipicità territoriali restano. Così come restano impressi nella mente i sapori di un’uva Italia perfettamente maturata con la sua inconfondibile dolcezza e quel sapore di moscato che lascia un retrogusto ineguagliabile”.