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Un circuito genetico lega i fiori a luce e temperatura, la scoperta che permetterà di ottimizzare la crescita delle colture
di Annalisa Ciprì

Esiste un circuito genetico che lega i fiori alla luce e alla temperatura, facendoli sbocciare solo quando le condizioni sono quelle giuste: questo meccanismo è stato ora individuato grazie allo studio del Salk Institute di La Jolla, in California, pubblicato sulla rivista Nature Communications.

La scoperta di un doppio circuito interconnesso nelle piante, uno dedicato alla luce blu e l’altro alle basse temperature, permetterà di mettere a punto nuovi modi per ottimizzare la crescita delle colture in condizioni ambientali spesso mutevoli.

Per crescere e fiorire al momento giusto, le piante devono raccogliere costantemente informazioni sull’ambiente circostante, ma fino a questo momento non era chiaro come queste venissero combinate tra loro per innescare comportamenti specifici. Sono state scoperte due vie genetiche che sono legate tra loro: nella prima, la luce blu attiva uno specifico recettore con l’aiuto della proteina Nph3, mentre nell’altra le basse temperature favoriscono l‘espressione di un gene che interagisce sempre con Nph3. Questa proteina costituisce, dunque, il punto di convergenza che permette di guidare la fioritura.

Quando gli animali non si trovano bene nell’ambiente in cui sono, si spostano. Le piante non hanno questa possibilità, quindi raccolgono quante più informazioni possibili per comprendere il loro ambiente e reagire di conseguenza. Ora è stato scoperto un sistema genetico che le piante utilizzano per combinare le informazioni e regolare una fase importante della loro crescita e riproduzione, che avrà importanti implicazioni per la futura produzione alimentare.

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