“Avevamo sperato che fosse la volta giusta dopo quindici anni di mancate riforme del settore forestale con un progetto di legge ad iniziativa governativa che rappresentava una base di partenza per migliorarne i contenuti. Ed invece ci siamo dovuti ricredere”.
A dichiararlo Franco Arena, Segretario regionale Ugl Forestali, in merito alla riforma del comparto.
“Siamo sconcertati nel dover prendere atto- aggiunge – che il governo regionale, per mano dell’assessore regionale dell’agricoltura, abbia deciso di discutere a porte chiuse, dopo quattro anni di trattative alla luce del sole, di una riforma che riguarda il futuro di quasi 19 mila lavoratori, il destino del martoriato territorio siciliano, vessato ogni anno da immani incendi e la programmazione per i prossimi anni delle azioni a difesa dell’ambiente siciliano”.
“Rispetto al progetto di legge governativo, nato sotto i migliori auspici per un definitivo rilancio del comparto forestale – prosegue Arena – siamo giunti alla determinazione di prenderne le distanze perché è lontano anni luce dalle aspettative dei forestali.
Prendiamo le distanze anche dal testo modificato in Commissione attività produttive dell’Ars – rilancia – perché non ha apportato alcun miglioramento né riportato le proposte che avevamo presentato e recepito delle assemblee con i lavoratori e dichiariamo lo stato di agitazione dei lavoratori del settore forestale”.
“L’Ugl ha mostrato la barra dritta in questi quattro anni di confronto con le istituzioni pubbliche e private in tutti i settori e i recenti fatti di cronaca giudiziaria, riguardanti altri ambiti produttivi, ci hanno dato ragione – conclude Arena – e non accettiamo lezioni di morale e di legalità da nessuno, né accettiamo primariati e non siamo alla ricerca di vetrine; auspichiamo, semmai, un ripensamento dall’assessore dell’agricoltura e da parte della politica rappresentata al parlamento siciliano perché su questa riforma occorre portare al centro il lavoratore con i suoi diritti e la tutela del territorio siciliano. Basta con i giochi di potere, non permetteremo a nessuno di aprire la propria campagna elettorale sulla pelle dei forestali”.