“Sono crollati del 60% i prezzi del grano in Italia sui valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro della coltivazione lungo la penisola“.
Lo rileva un’analisi della Coldiretti rispetto alle quotazioni dello scorso anno, in riferimento “al braccio di ferro tra Commissione Ue e Polonia, Slovacchia e Ungheria che vogliono bloccare nel loro Paese l’import di grano Ucraino, dopo la mancata proroga del divieto comunitario di importazione nei 5 paesi confinanti che si va a sommare alle conseguenze del mancato accordo sul Mar Nero“.
“Un’intesa – sottolinea l’organizzazione agricola – importante per garantire gli approvvigionamenti nei Paesi più poveri dell’Africa e dell’Asia ed evitare carestie che possano spingere i flussi migratori, ma “è necessario evitare speculazioni e distorsioni commerciali provocate dall’afflusso di grano in eccesso sul mercato europeo attraverso un’attenta sorveglianza dei corridoi di solidarietà affinché il prodotto raggiunga il paese terzo destinatario“.
“La Russia – continua Coldiretti – ha registrato un nuovo raccolto record di 153-155 milioni di tonnellate di cereali tra i quali la produzione di grano dovrebbe superare le 85 milioni di tonnellate che hanno riempito i silos e invaso i mercati internazionali con il rischio di triangolazioni sulle quali occorre vigilare anche in Italia per evitare il collasso dei mercati. In Ucraina al contrario, considerata storicamente il granaio d’Europa, la produzione di grano dovrebbe registrare, nel 2023/24, un notevole calo, a causa – fa presente l’organizzazione – della guerra con la Russia, con il raccolto che dovrebbe attestarsi a quota 17,5 milioni di tonnellate, il livello più basso da oltre un decennio.
“L’incertezza sull’accordo ha favorito le speculazioni sul mercato delle materie prime agricole che – conclude Coldiretti – si spostano dai mercati finanziari ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato”.