Una quarantina di trattori, oltre a camion e auto, in corteo, sono entrati in città dall’ingresso sud per fermarsi in via Malta, all’inizio del centro storico di Ortigia. Traffico in tilt, anche se gli automobilisti hanno compreso la protesta degli agricoltori. Il corteo è stato scortato dalle forze dell’ordine. Al suono dei campanacci i manifestanti hanno distribuito arance agli automobilisti.
“Il nostro lavoro è pura passione – spiega Alessandro Amato, agricoltore – Se dovessimo fare i conti siamo già in perdita. Ci è stato molto spesso tramandato dalle nostre famiglie e lo abbiamo nel sangue. Siamo qui a chiedere un aiuto per superare questo periodo di crisi che dura da tanto. In modo da avere un reddito minimo per far mangiare le nostre famiglie. Il governo ha introdotto l’Irpef sui terreni, il costo dei mangimi hanno avuto un incremento spropositato. Stiamo vivendo quest’anno una situazione di crisi per la siccità: dove abbiamo seminato non è cresciuto nulla”. Un centinaio gli agricoltori presenti in rappresentanza di centinaia di aziende della provincia di Siracusa. Una delegazione si è recata dal prefetto di Siracusa, Raffaella Moscarella, alla quale è stato consegnato un documento con le richieste. Presenti in Prefettura anche i sindaci di Carlentini, Palazzolo Acreide, Sortino, Ferla, Buccheri che si sono fatti portavoce di questo disagio.
“Lanciamo un grido di allarme – ha detto Mario Italia, agricoltore -. Siamo in tempo per porre un rimedio. Ci sono tanti giovani con noi che sono orgogliosi di fare questo mestiere”. Il prefetto ha assicurato un suo impegno personale: “Questo comparto deve essere valorizzato, in particolare in Sicilia. Un marchio di eccellenza quindi vi posso rassicurare che presenterò il vostro documento”.