(di Redazione) Tutto pronto per la XVI edizione della Zagara di primavera, con l’apertura al pubblico prevista per venerdì 23 dalle 9 alle 19, quando si riapriranno i cancelli di via Lincoln per la mostra mercato del florovivaismo promossa dall’Orto Botanico di Palermo, il fiore all’occhiello del Simua, il Sistema museale d’Ateneo.
Zagara di primavera, giunta ormai alla sedicesima edizione, è per i palermitani un appuntamento molto atteso: la mostra-mercato del giardinaggio e del florovivaismo organizzata all’interno dell’Orto Botanico e aperta alla partecipazione di vivaisti-produttori italiani e stranieri, è un’occasione ghiotta per gli appassionati del verde e del giardinaggio e per i collezionisti di piante. Per i vivaisti è l’opportunità di presentare le loro collezioni di piante e fiori poco noti, insoliti, curiosi, rari, indigeni ed esotici. Lo scopo della manifestazione, i cui proventi sono destinati al sostegno dell’Orto Botanico, è quello di promuovere e diffondere la cultura del giardino, del paesaggio, dei fiori e delle piante.
Nell’anno di Palermo capitale della Cultura, gli organizzatori di Zagara di primavera hanno scelto di valorizzare e raccontare la biodiversità degli agrumi del Mediterraneo con una mostra pomologica dal titolo “La diversità degli agrumi nel Mediterraneo” e lo sviluppo del tema della salvaguardia dei giardini islamici e storici. La mostra allestita all’intero del Gymnasium sarà visitabile dal 23 al 30 marzo in orario no-stop dalle 9 alle 18 è stata curata dai Giuseppe Barbera, Paolo Inglese, e da Silvia Fretto del Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo.
L’esposizione, dedicata al prof. benemerito dell’Università di Palermo Francesco Giulio Crescimanno, decano degli studiosi di agrumicoltura in Italia e fondatore del miglioramento genetico degli agrumi del Cnr, ed oggi presidente della Sezione Sud-Ovest dell’Accademia dei Georgofili, raccoglie piccoli grandi tesori dell’agrumicoltura. Saranno esposti frutti comuni, ornamentali e rari provenienti da diverse selezioni e collezioni dell’Orto Botanico e del Cnr di Palermo, del Crea di Acireale, dell’Università di Catania e quella di Reggio Calabria.
Da collezioni private i “gioielli” pazientemente e sapientemente collezionati da Antonino Catara e da Gesualdo Adelfio: cartoline, locandine, lastre traforate, veline, pizzi, frinze e addobbi caratterizzati da una particolare iconografia, testimoniano la professionalità e la genialità dei produttori agrumicoli, dei grafici e degli stampatori, per conquistare i mercati sin dai primi del ’900. Ma non solo: saranno esposte bilance, immagini storiche e attrezzi vari della famiglia Corleone a testimoniare la lunga attività della loro azienda agrumaria a partire dalla fine del 1800.
La scalinata del Gymnasium, poi sarà arricchita da piante selezionate dall’azienda Radice Pura di Giarre (Ct), mentre all’interno delle vetrine della sala ottagonale saranno ospitate teche cilindriche in vetro con agrumi risalenti ai primi anni del 1900 e agrumi provenienti dal giardino della Kolymbetra (Ag).