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Tagliati milioni di euro ai GAL della Sicilia.
di Fabio Cirello

Avrà gli effetti di un terremoto nei confronti dei piccoli comuni
del GAL di tutta la Sicilia la Delibera di Giunta Regionale
n.66 del 20 febbraio 2020 con la quale viene

“apprezzata la proposta di assegnazione dei fondi di riserva”
(con la quale vengono tagliati i fondi già deliberati ai GAL della Sicilia in chiave CLLD)
e viene dato

“mandato al Dipartimento Programmazione di elaborare nel termine di 30 giorni
gli schemi di revisione complessiva del PO FESR 2014/2020 e del POC 2014/2020“

da sottoporre alla Giunta Regionale.

La Giunta Regionale ha così approvato la proposta di tagliare i fondi
destinati ai progetti esecutivi già trasmessi dai comuni del GAL Tirrenico,
e di altri della Sicilia, e per i quali si era in attesa delle cosiddette “chiamate a progetto”
da parte delle Autorità di Gestione (AdG)
regionale dei fondi FESR, per un primo impegno di €.1.500.000,00,
destinati sia all’efficentamento  energetico degli edifici pubblici (OT FESR 4.1.1),
che per la risoluzione del problema dei residui delle potature
provenienti dalle oltre 200 aziende florovivaistiche nel territorio del GAL Tirrenico
grazie ad un progetto di filiera destinato la produzione di terriccio in loco (OT FESR 4.5.2),
ma anche a vantaggio di una risoluzione rispettosa dell’ambiente
dell’annoso problema dello smaltimento delle potature.

Quest’ultima proposta era peraltro stata condivisa
dall’Osservatorio sul Florovivaismo che il GAL Tirrenico
ha istituito nella provincia di Messina e per il quale ne era stata proposta,
nel collegato alla Finanziaria, l’istituzione a livello regionale,
proposta poi bocciata da tre franchi tiratori in ARS.

Queste sono alcune delle proposte che il GAL Tirrenico ha inserito
nella sua Strategia di Sviluppo, per le quali, mesi addietro nel 2019,
dopo una intensa attività di animazione e concertazione con i comuni ed i privati,
aveva inviato la disponibilità dei progetti esecutivi richiesti proprio
dal Dipartimento alla Programmazione,
a partire dai comuni di Novara di Sicilia, Castroreale, Furnari e Falcone
e a cui avrebbero fatto seguito quelli degli altri comuni del GAL
pronti con i altri eventuali progetti esecutivi.

La Delibera della GR n. 66 del 20 febbraio 2020, invece, condividendo,
in prima istanza, la inaccettabile proposta del Dipartimento alla Programmazione
di riassegnazione della fondi della Riserva di efficacia mortificando solo il CLLD
e i territori sottesi,

rischia di perpetrare un inconcepibile quanto evidente salto a ritroso nel tempo
in cui le decisioni dello sviluppo verrebbero affidate ad apparati
e scelte rette da mere valutazioni quantitative e non qualitative
e sorde alle necessità reali dei territori e delle piccole comunità
in particolare, peraltro abbondantemente rappresentate dai GAL
e descritte nelle Strategia approvate.

Tutto questo, stranamente, avviene proprio mentre i GAL della Sicilia si stanno avviando,
tra mille difficoltà, alla attuazione delle loro Strategie di Sviluppo Locale
di Tipo Partecipativo con la pubblicazione dei bandi a favore della nascita
di nuove imprese e a supporto delle esistenti.

Alcuni GAL della Sicilia, tra questi il GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi
con tutti i 13 sindaci, hanno già fatto sentire la loro voce al Presidente della Regione
e al Ministero delle Politiche Agricole, annunciando anche forti azione di protesta
e chiedendo la conferma della disponibilità dei fondi approvati,
la revoca della delibera della GR n. 66 del 20 febbraio 2020,
l’adozione di una azione correttiva sulle modalità di assegnazione della riserva
di efficacia nel pieno rispetto dello strumento di programmazione CLLD
ed in congruenza con gli obblighi già assunti nei confronti dei territori,
anche perché il taglio delle risorse FESR porterà
le Strategie di Sviluppo Sostenibile di Tipo Partecipato (SLTP),
approvate e già in attuazione, sotto la soglia prevista e obbligatoria di €.1.000.000,00
dalle Disposizioni di cui alla SM 19.2 del FEASR
mettendo a rischio il raggiungimento degli obiettivi
peraltro approvati dalle sesse Autorità di Gestione regionali.

Su questa vicenda, i soci e le 13 amministrazioni comunali
del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi, se da un lato si ritengono lesi
e non capiscono quale siano le ragioni di una tale mancanza di rispetto politico
oltre che delle legittime aspettative di crescita e sviluppo perpetrato
dal Dipartimento alla Programmazione nei confronti delle comunità locali
che rappresentano, dall’altro lato sono certi che la valutazione del Governo Regionale
possa essere stata di prima approssimazione e,
sentite le proprie ragioni, ancora suscettibile di meritevole e giusta rivalutazione
a tutela dello sviluppo delle piccole comunità locali del nostro territorio.

Il termine per una risposta alle istanze del GAL da parte della Giunta Regionale
è il 20 marzo 2020 dopodiché i GAL della Sicilia
(che rappresentano il 90% del comuni della Sicilia)
a cui sono stati tagliati i fondi saranno costretti ad adire
le vie legali a tutela degli interessi legittimi
dei territori e a manleva da ogni responsabilità derivate.

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