(di Luigi Noto) L’Esa, Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana e la Lilt, Lega Italiana per la lotta ai tumori, insieme per la prevenzione. È stato recentemente firmato un protocollo d’intesa sottoscritto tra l’ente siciliano e la onlus nazionale che mette al centro l’olio extravergine di oliva, eccellenza della tradizione enogastronomica siciliana e attore principe della dieta mediterranea. Esa e Lilt insieme realizzeranno numerosi eventi divulgativi e informativi, finalizzati alla raccolta fondi da destinare alla prevenzione oncologica.
Ma perché proprio questa iniziativa ha come protagonista l’olio? Da una parte c’è la recente revisione della definizione di questo alimento da parte della Food and Drug Administration. Il severo ente governativo che vigila sulla regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici da distribuire sul suolo americano, ha, infatti, rivisitato la definizione di olio extravergine d’oliva da alimento salutare a medicinale. Cioè fa talmente bene nella prevenzione e nel contrasto ad una serie di malattie, che deve essere considerato alla stregua di un farmaco. Gli americani, finalmente, si arrendono alle sempre più numerose e solide evidenze scientifiche di efficacia clinica di Mr. Evoo (come simpaticamente lo siglano gli anglosassoni) nella prevenzione di letali malattie cardiovascolari e deficit cognitivi tipici dell’anziano, oltre che nel ridurre il rischio del silenzioso diabete mellito di tipo II.
Da parte sua l’Esa, per la raccolta fondi destinati alla prevenzione, mette a disposizione l’olio extravergine monovarietale di Coratina, la varietà di olivo coltivato lungo i viali dell’azienda sperimentale Campo Carboj di proprietà dell’Ente. Le olive sono raccolte a mano e l’olio è estratto a freddo. L’olio si presenta con un fruttato medio, molto amaro e piccante, caratteristiche date dall’alta presenza di polifenoli (367 mg/Kg). E siccome il contenuto è superiore al limite minimo di 250 mg/Kg, questo olio, secondo quanto prevede il Regolamento Ue 432/2012, è certificabile come prodotto “naturalmente nutraceutico”.
L’azienda sperimentale Campo Carboj dell’Ente di Sviluppo Agricolo, centro pubblico di raccolta della biodiversità è un museo a cielo aperto dove vengono custodite oltre 150 tra cultivar, popolazioni e accessioni del germoplasma olivicolo siciliano. Qui si trova la prima collezione ex situ del germoplasma di olivo autoctono siciliano, caratterizzata a livello bio-metrico e molecolare: uno straordinario e unico lavoro, frutto dalla partecipazione attiva di eccellenze professionali, come docenti universitari, ricercatori, funzionari dell’Ente, vivaisti, innestatori, titolari di frantoi, commercianti di olio ed esperti olivicoltori delle varie aree di provenienza delle cultivar di olivo.