Le aziende agricole siciliane verranno risarcite per i danni causati dalla siccità che ha colpito l’Isola nell’eccezionale periodo che va dal 1° gennaio al 31 maggio 2024.
L’emergenza idrica e le imprevedibili condizioni atmosferiche influenzate dai cambiamenti climatici hanno messo in serie difficoltà gli operatori del settore, costretti a fronteggiare la crisi economica. Per gli operatori arriva così una piccola boccata di ossigeno: un tesoretto di aiuti di venticinque milioni di euro, quindici provenienti dal ministero dell’Agricoltura e dieci dall’assessorato regionale all’Agricoltura.
Attraverso la corresponsione di un aiuto una tantum per i prodotti si intende, infatti, sostenere la liquidità delle aziende del comparto della produzione dei cereali e leguminose, che rappresenta per la Sicilia un importante settore economico e che ha risentito pesantemente della siccità con una riduzione nei volumi dei raccolti, a cui si deve aggiungere il problema legato all’incremento esponenziale dei costi legati ai consumi energetici e all’acquisto di altri fattori produttivi.
Per il deputato regionale della DC Ignazio Abbate si tratta di un “provvedimento che abbiamo voluto fortemente insieme a tutto il gruppo della DC per aiutare la produzione che quest’anno, oltre alle difficoltà ataviche, ha dovuto fronteggiare anche la scarsità di approvvigionamento idrico capace di mettere in ginocchio tantissime aziende. E’ stato un provvedimento al quale abbiamo lavorato – aggiunge – dopo aver ascoltato le recriminazioni delle associazioni di categoria e degli stessi coltivatori. Invito quindi coloro che ancora non l’avessero fatto, ad accedere al portale Sian e compilare la domanda immancabilmente entro il 15 ottobre“.
Come fare domanda?
Già da fine settembre le richieste sono aperte e sarà ancora possibile inviarle fino al 15 ottobre, inoltrando al Sistema informativo agricolo nazionale la documentazione richiesta e accedere così agli aiuti economici che Stato e Regione hanno stanziato.
Le domande si potranno compilare accedendo al portale Sian (clicca qui). Come si apprende dal bando, possono accedere al finanziamento le imprese agricole che: “risultino avere il fascicolo aziendale nel Sian attivo e valido alla data di presentazione della domanda; hanno la sede legale, in assenza la residenza, in Italia; risultino avere i terreni nei comuni riportati nell’Allegato 1-Elenco Comuni, con uso del suolo cereali e leguminose da granella tra quelli indicati nel catalogo prodotti “Allegato 2 – catalogo prodotti”, come risultanti nel Sian dall’ultima scheda di validazione del piano di coltivazione grafico 2024, rilevata alla data del 1° settembre 2024; siano in regola con il pagamento dei contributi previdenziali ed avere un Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc) regolare, ove previsto“.
Sono invece escluse, come riportato, le imprese “in situazioni di fallimento, liquidazione, concordato preventivo, amministrazione controllata straordinaria, liquidazione coatta amministrativa ovvero in una situazione che denoti lo stato di insolvenza o di cessazione di attività o con in corso procedimenti che possano determinare una delle situazioni anzidette; destinatarie di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, attraverso la visura Deggendorf“.
Le domanda di aiuto automatica precompilata dovrà anche riportare “il numero di ettari con uso del suolo indicato in “Allegato 2 – catalogo prodotti”, come risultanti nel Sian dall’ultima scheda di validazione del piano di coltivazione grafico 2024, rilevata alla data del 1° settembre 2024, distinti per Comune presente in nell'”Allegato 1 – elenco comuni”; l’applicazione del valore unitario per ettaro relativi alla fascia di danno previsto per il Comune ricadente in una delle tre tipologie di fascia rossa, arancione e gialla di cui al punto 1“.
Dal bando si apprende, inoltre che il sostegno è concesso alle aziende che risultino avere i terreni nei Comuni indicati “con uso del suolo a seminativi graminacea e leguminose per un importo complessivo in funzione del numero totale di ettari, secondo le seguenti fasce di sostegno previsto per i comuni situati nella zona rossa (100%), zona arancione (70%) e zona gialla (50%)“.
In caso di superamento dei fondi disponibili “si applicherà il taglio lineare sull’importo unitario in funzione della superficie richiesta” e l’importo dell’aiuto concedibile è determinato “riportando il valore dell’importo dell’aiuto calcolato in base al possesso dei requisiti delle presenti istruzioni operative eventualmente ridotto in caso di raggiungimento del massimale “de minimis” ai sensi Reg. (UE) n. 1408/2013 e del Reg. (UE) n. 2019/316“.