“La siccità è un ‘consolidato’ che sempre più opprime alcuni territori d’Italia, anche al nord dove è un fenomeno poco conosciuto. In altre regioni ad altissima qualità e vocazione agricola è un fenomeno poco conosciuto al quale bisogna porre rimedio in termini strutturali. Purtroppo tanti anni di abbandono di strategie hanno messo in condizione di non avere una pianificazione corretta, ad esempio la dispersione di acqua che arriva fino al 50 % nelle aree del sud. Non abbiamo un sistema di captazione competitivo: noi riusciamo a captare l’11 % dell’acqua piovana, è un dato irrisorio“.
Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Non c’è – ha aggiunto – un utilizzo delle acque reflue che pure oggi le normative permettono, almeno per alcuni tipi di coltura potrebbe essere una risposta immediata.
“Abbiamo creato – ha precisato Lollobrigida – una cabina di regia dei ministeri per pianificare insieme al commissario Nicola Dell’Acqua un’azione di fare ciò che è utile in termini d’infrastrutture, bacini di approvvigionamento che siano collocate dove servono“. “Ovviamente abbiamo anche quest’anno previsto dei fondi per affrontare il problema della siccità iniziando dalle regioni più colpite. Ci sono dati statistici che vedono la Sicilia – ha concluso il ministro – come prima regione colpita dalla siccità quest’ anno con la maggiore emergenza, ma anche Puglia, Calabria e Basilicata saranno oggetto di attenzione“.