(di Redazione) Sul tavolo del ministro dell’ambiente Sergio Costa c’è da qualche giorno un dossier dettagliato sull’emergenza ambientale che interessa tutto il litorale dei Macconi, territorio del Ragusano che nasconde sotto le dune di sabbia una vera e propria bomba ecologica che da anni è stata denominata, sinteticamente, “Dune di plastica”.
A consegnare il documento è stata la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo in occasione della recente visita del ministro in Sicilia.
«Avevo già incontrato il ministro Costa diversi mesi addietro – spiega la deputata – e oggi ho avuto modo di continuare a mettere in evidenza la gravità della situazione di degrado in cui si trova gran parte del territorio del comune di Acate e della città di Vittoria».
Oltre all’emergenza Macconi non mancano seri elementi di preoccupazione per la qualità delle acque, di superficie e sotterranee, di tutta l’area dell’Ipparino che si trova nella cosiddetta “fascia trasformata”. Seconda la deputata del M5S da quelle parti c’è una vera e propria bomba ecologica già innescata e pronta ad esplodere.
La pratica diffusa e sistematica della bruciatura rifiuti serricoli e delle plastiche con lo sviluppo delle “fumarole“, l’elevato tasso di inquinamento delle acque dovuto all’impiego massiccio di pesticidi, rendono, infatti, l’area ipparina come il secondo territorio con il maggior tasso di incidenza di malformazioni congenite in Sicilia.
Esiste, dunque, un grave problema di salute. La soluzione? «Quest’area venga dichiarata Sin, ovvero Sito di Interesse Nazionale per consentire direttamente al Ministero dell’Ambiente di attivare le bonifiche», conclude la deputata.