(di Angela Sciortino) Pillole di educazione al consumo consapevole. Partendo dal chicco di grano che, alla fine di un percorso esperienziale, diventa farina o semola e quindi pane o pasta. È “Il percorso del chicco di grano”, il progetto dell’associazione “Coltivare Bio Naturale” che inizia a Palermo il prossimo 9 dicembre alle 10,30. In un piccolo campo dimostrativo che si trova a Fondo Micciulla (via Micciulla, 5) all’interno della base scout Agesci “Volpe Astuta”, si procederà alla semina di un mix di 48 varietà di grani antichi. La giornata di campagna dedicata a giovani e meno giovani è il primo step del progetto in cui viene spiegata e discussa la tecnica della semina, ma anche il perché della scelta di determinate tecniche e delle varietà di grano messe a disposizione da Simenza – Cumpagnìa Siciliana Sementi Contadine, l’associazione nata nel 2016 e presieduta da Giuseppe Li Rosi che persegue l’obiettivo di difendere la preziosa biodiversità della Sicilia.
Il percorso del chicco di grano è un viaggio multisensoriale in più tappe, allo stesso tempo tattile, olfattivo, visivo, auditivo. In esso i partecipanti verranno seguiti e resi partecipi in una esperienza capace di sensibilizzarli nell’essere attivi e consapevoli nel loro ruolo di consumatori. Verranno a conoscenza, o perché raccontate e spiegate o perché sperimentate direttamente, di tutte le fasi che sono necessarie per giungere dal chicco di grano alla pasta o al pane o ai biscotti. «Si tratta di una esperienza non di alta formazione, ma altamente formativa per tutti coloro che ormai lontani dalla campagna non conoscono più le regole della natura che limitano e accompagnano le produzioni agricole», spiega Luigi Rotondo, presidente dell’associazione Coltivare Bio Naturale.
Le tappe del progetto sono tre. Alla prima, quella dedicata alla semina che si svolgerà il prossimo 9 dicembre (cade di domenica) seguiranno altri due appuntamenti scelti per seguire la naturale evoluzione e accompagnare la crescita del chicco di grano, e che, essendo legati alle fasi della coltura, saranno fissati in un momento successivo.
La partecipazione alle diverse fasi del progetto è aperta a tutti, ma è necessario prenotarsi perchè non è possibile accogliere più di 60 partecipanti. Ci si prenota con il modulo da richiedere a luigirotondo88@gmail.com.
Il percorso educativo e formativo del chicco di grano che si articola da dicembre a giugno inoltrato, prevede diverse iniziative e l’adozione di tecniche antiche ma sempre attuali che sono di seguito riportate:
- Predisposizione del suolo ed applicazione della tecnica “falsa semina”
- Semina di un mix di 48 varietà di grani antichi
- Raccolto tramite mietitura manuale
- Pulizia delle spighe ed estrazione manuale del grano
- Molitura a pietra con piccolo mulino portatile
- Degustazione di prodotti realizzati con la farina molita a pietra
- Escursioni didattiche
- Convegni e seminari
- Incontro diretto con i produttori
- Mostra Fotografica curata da: Collettiva Autori UIF Sicilia
«L’idea di mettere in pratica “Il percorso del chicco di grano” – aggiunge Rotondo – nasce dalla consapevolezza che non basta ascoltare un colto relatore che parla di agricoltura sostenibile, di alimentazione sana, di agroecosistema per convincerci che è necessario rispettare la natura e i suoi tempi per ottenere il meglio dai campi per la nostra tavola e per la nostra salute. Bisogna che ciascuno possa sperimentare personalmente che esiste un altra possibilità rispetto all’acquisto dei cibi senz’anima e senza storia che ci hanno abituato a mettere nel carrello del supermercato».
L’iniziativa dell’associazione Coltivare Bio Naturale è condotta in collaborazione con l’associazione Simenza ed in partenariato con Gusto di Campagna, Idimed, Base Scout Agesci, Sapori di Sicilia Magazine e il Mulino San Michele.