Sono trecentomila gli italiani che hanno scelto di festeggiare la giornata degli innamorati con una cena romantica in agriturismo immersi nella tranquillità della campagna e a contatto con la natura, senza dimenticare quanti approfittando della collocazione favorevole della ricorrenza hanno optato per un weekend lungo di vacanza. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base delle indicazioni di Terranostra per San Valentino.
Tornano dunque le cene di coppia sospese lo scorso anno a causa – sottolinea la Coldiretti – delle limitazioni legate all’emergenza Covid che aveva costretto ristoranti e agriturismi alla chiusura serale. Tante le iniziative nei 25mila agriturismi, presenti in Italia secondo Campagna Amica, che sono spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea Coldiretti – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Per l’occasione sono molte e differenziate le proposte negli agriturismi di Terranostra, dalla cucina tipica ai menu a tema afrodisiaci fino alla semplice possibilità di asporto di piatti pronti realizzati con ingredienti locali.
Il rapido miglioramento della situazione sanitaria con l’allentamento delle restrizioni, a partire dall’addio alla mascherina all’aperto, induce all’ottimismo e – continua la Coldiretti – si registra una netta ripresa dei consumi con ben 5,3 milioni di italiani che hanno programmato di mangiare fuori in ristoranti, trattorie e agriturismo per una spesa stimata in 200 milioni di euro. Un risultato importante che si trasferisce a cascata sull’intera filiera dopo un lungo periodo di difficoltà con vini e cibi invenduti da parte di industrie ed aziende agricole fornitrici.
All’appuntamento non possono mancare i fiori che oltre un italiano su due (53%) che fa regali per San Valentino ha scelto di regalare secondo l’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it. Quest’anno – sottolinea la Coldiretti – i fiori sono proprio il simbolo di un primo ritorno alla normalità ma anche l’occasione per far ripartire gli acquisti di piante e fiori in Italia nonostante le gravissime difficoltà legate all’aumento dei costi energetici che stanno mettendo in ginocchio le serre.
Quest’anno produrre fiori costa agli agricoltori italiani il 30% con i vivai che sono oggi costretti a produrre praticamente in perdita. L’emergenza energetica si riversa infatti – sottolinea Coldiretti – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Da qui l’importanza di preferire in un momento difficile per l’economia nazionale le produzioni Made in Italy – conclude la Coldiretti – scegliendo l’acquisto di fiori tricolori, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l’origine, per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio.