Un’attenta programmazione delle risorse idriche presenti negli invasi dell’Isola per scongiurare, specialmente in vista della stagione estiva, disagi per la popolazione ed eventuali ripercussioni per gli agricoltori.
Attraverso l’Autorità di Bacino, costituita dopo il suo insediamento, il governo Musumeci ha impartito una direttiva a tutti gli enti gestori per fissare priorità e regole nella distribuzione dell’acqua.
“Alla luce dell’attuale emergenza sanitaria – spiega il presidente della Regione Siciliana – non potremo permetterci di operare alcuna riduzione dell’acqua destinata all’uso potabile. In alcuni territori della nostra Isola, invece, sarà necessario procedere a una diminuzione dei quantitativi destinati alle campagne. Da qui la necessità di consentire agli agricoltori di utilizzare i pozzi, che avevano a disposizione prima dell’entrata in vigore del sistema di approvvigionamento consortile. In tempi celeri avremo, dunque, una mappa dettagliata delle zone per le quali sarà necessario supportare i quantitativi d’acqua destinati all’uso irriguo e così potranno essere rilasciate le relative autorizzazioni per il prelievo”.
Con una direttiva ai Consorzi di bonifica – firmata dal segretario generale dell’Autorità di Bacino del distretto idrografico della Sicilia, Francesco Greco – si dà infatti disposizione di individuare “le aree dove non si può garantire un buon servizio idrico, affinché ne diano immediatamente contezza all’utenza tramite pubblicazioni sul sito web dei consorzi e riunioni con le associazioni di categoria”.
Saranno poi gli uffici del Genio civile “a organizzare una corsia preferenziale finalizzata al rilascio del titolo abilitativo all’attingimento o di derivazione per tutti i richiedenti muniti di attestato rilasciato dal Consorzio di bonifica, ove viene manifestata l’impossibilità di servire adeguatamente quella porzione di territorio”.
“Un meccanismo – sottolinea il presidente Musumeci – pensato in tempo per dare un’adeguata risposta ai bisogni delle campagne, sia pure in un periodo siccitoso come questo che impone in alcune zone una riduzione per il comparto irriguo che va dal 20 al 35 per cento”.
Il Piano di ripartizione delle risorse idriche predisposto dalla Regione, e valido fino al 31 dicembre, potrebbe essere comunque aggiornato il 30 giugno, a seguito della verifica in corso sui livelli delle falde acquifere.
In via di definizione anche il Piano regionale per la lotta alla siccità. Proseguono, inoltre, le attività per ridare piena funzionalità alle dighe attraverso i collaudi e la rimozione delle limitazioni d’invaso.
Un programma di interventi che, come è stato calcolato, consentirà di acquisire un volume idrico integrativo di oltre trecento milioni di metri cubi d’acqua.