Dopo l’unanimità ottenuta in commissione Agricoltura, la plenaria del Parlamento europeo ha approvato con una maggioranza di oltre il 95% il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp.
“Quella di oggi è una data importante per le produzioni Dop e Igp del nostro Paese. Ringraziamo per il grande impegno profuso Paolo De Castro, relatore del regolamento, e tutti gli europarlamentari che hanno approvata una riforma che tutela davvero i prodotti qualità di cui l’Italia è ricchissima“, così il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP Gerardo Diana, sul nuovo regolamento europeo appena approvato.
“Il consorzio che rappresento è stato sempre compatto nel sostegno alla linea italiana in Europa e siamo veramente soddisfatti del risultato ottenuto. Il nuovo regolamento, infatti, rafforza il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori”, aggiunge Diana. Nel pomeriggio di oggi ci sarà un Consiglio dei ministri dedicato al tema della tutela del made in Italy alimentare, un altro importante segnale di attenzione verso una filiera che sviluppa anche tanta economia sana“, conclude Diana.
“Finalmente dopo moltissimi anni abbiamo un regolamento adeguato alle mutate esigenze dei consorzi, dell Dop e delle IGP“, spiega la vice -presidente del Consorzio Elena Albertini.
“Le vecchie regole risalivano agli anni 50′ e avevano un quadro di riferimento totalmente diverso. Come consorzio abbiamo dato un nostro contributo fattivo e fornito spunti in più occasioni, non ultimo il convegno organizzato Catania sul tema della valorizzazione delle Dop e Igp“ conclude Albertini.
“Abbiamo raggiunto l’obiettivo di avere protezione più efficace. Con il nuovo regolamento infatti vi saranno passi in avanti sulla protezione on-line, che dovrà diventare ex-officio grazie a un alert system sviluppato da EUIPO, e la protezione quando le IG vengono utilizzate come ingredienti, rendendo obbligatoria l’autorizzazione da parte del consorzio“, dice il vicepresidente del Consorzio Salvatore Scrofani. “Inoltre – conclude Scrofani– per semplificare davvero il sistema di registrazione, sono stati definiti tempi certi per l’esame delle richieste di registrazione e di modifica dei disciplinari delle IG da parte della Commissione, riducendoli a soli 5 mesi“.