Circa due specie di piante su cinque nel mondo potrebbero sparire. Per questo è importante capire quali specie sono più a rischio e trovare i modi efficaci per conservarle.
Grazie a uno studio è stata individuata una nuova metodologia basata sulla rilevanza evolutiva delle specie grazie alla quale sarà possibile integrare le collezioni attualmente conservate nelle banche dei semi.
Lo studio, che promette anche risparmi in termini economici, ha riguardato un imponente set di dati provenienti da 109 banche dei semi comprendente oltre 22.000 specie relative a tutta la flora europea.
Il lavoro dimostra che alcuni ‘rami’ dell‘albero genealogico delle piante europee non sono rappresentati nelle collezioni e che le specie attualmente non conservate, ma il cui campionamento e stoccaggio in banca sarebbe fondamentale, sono soprattutto quelle che rappresentano un unicum evolutivo perché mostrano strategie riproduttive singolari o sono confinate ad aree geografiche limitate.
Questo metodo può essere personalizzato per adattarlo a diversi obiettivi di conservazione, fino all’esaurimento del budget disponibile. Una ricerca che rappresenta un passo fondamentale per future azioni di conservazione, i risultati possono servire come base di discussione per promuovere nuove politiche, incluso la salvaguardia delle specie in via di estinzione, la resilienza dei sistemi agroalimentari e l’identificazione delle specie più adatte al restauro degli habitat in uno scenario di cambiamenti climatici”.