Il Gruppo di Azione Locale delle Madonie, così come tutti gli altri GAL della Sicilia, è stato chiamato dall’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà a collaborare con la Regione Siciliana al fine di migliorare la qualità complessiva dell’offerta turistico-culturale della Sicilia.
“Abbiamo aderito, immediatamente e con convinzione, alla proposta dell’Assessore – afferma il presidente del GAL Madonie Santo Inguaggiato – sottoscrivendo l’accordo, nella consapevolezza che i GAL possono svolgere un ruolo importante nella promozione – in alcuni casi nella gestione – del patrimonio culturale della Sicilia; un patrimonio che abbraccia tanti settori e che ha nel mondo rurale le espressioni più significative e una indiscutibile fonte di ispirazione. I GAL, per il loro specifico campo di intervento e per il forte legame con i territori, dei quali interpretano le ipotesi di sviluppo, possono facilitare e accelerare la spesa garantendo così la realizzazione di una maggiore quantità di progetti, frutto della programmazione dal basso e forti del collegamento tra le azioni che puntano sull’economia rurale, sul turismo lento, sostenibile. Come GAL Madonie – conclude Inguaggiato – metteremo a disposizione la nostra esperienza maturata in una realtà di pregio all’interno della quale è nato già dieci anni fa un Distretto Culturale del Paesaggio, e che include il Parco delle Madonie con i suoi 40.000 ettari di bellezze naturalistiche, di biodiversità, la sua eno-gastronomia i suoi centri storici.”
Al fine di ufficializzare la collaborazione è stato siglato un accordo tra l’Assessore Alberto Samonà e i GAL di tutta la Regione per costituire una “Rete Cultura” in grado di garantire la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano materiale e immateriale, nonché la promozione dei processi di identità culturale e di crescita sociale attraverso la trasmissione della memoria storica, artistico-letteraria, documentaria ed etnoantropologica.
La scelta dei GAL ha sottolineato in una sua nota l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà è legata al fatto che questi Enti, riconosciuti dall’U.E. come Organismi Intermedi, sono già storicizzati e radicati nel territorio oltre ad avere una certa esperienza nell’utilizzo di fondi comunitari. La collaborazione con la Regione Siciliana servirà anche a velocizzare i processi amministrativi connessi alla spesa, consentendo di superare più agilmente quegli ostacoli che talvolta possono rallentare la realizzazione dei progetti.