330 milioni per un pacchetto di investimenti che coinvolge tutti gli ambiti dell’agricoltura, da quello produttivo/aziendale fino a quello infrastrutturale. Sono queste le misure annunciate dal Governo Regionale nell’ambito del prolungamento fino al 2022 del Psr 2014-2020 sull’agricoltura, dovuto all’emergenza Covid. Durante la conferenza stampa sono intervenuti il governatore Nello Musumeci, l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera il dirigente generale del dipartimento regionale Agricoltura Dario Cartabellotta
Il governatore della regione ha illustrato nel dettaglio quelle che saranno le misure per portata economica e tipologia di interventi “Siamo nella fase in cui dovremo parlare della nuova Pac che doveva iniziare il 1 gennaio 2021 ma di cui è stato deciso di spostarne l’avvento al 2023. Questi due anni saranno due anni di transizione, una transizione all’insegna dell’ecologia. La Sicilia è la prima regione in Italia in materia di Bio, titolo del quale siamo gelosi e che continuiamo a favorirlo. Abbiamo potuto ottenere esattamente 330 milioni di euro per il 2021 e il 2022, una somma che ci consente di poter intervenire per portare al termine alcuni bandi ai quali gli agricoltori avevano partecipato ma per cui non c’erano risorse a disposizione per il completamento”.
Musumeci ha poi sottolineato come la viabilità rurale sia uno dei settori d’intervento sul quale il Governo si è voluto soffermare maggiormente: “Ci sono altri interventi che abbiamo concordato e che ci consentono di intervenire su altri fronti.. C’è un obiettivo che a me sta particolarmente a cuore che è quello della viabilità rurale. Visto che le varie strade, rurali, vicinali e inter ponderali sono impraticabili e raggiungere le aziende agricole è difficile anche perché queste strade sono di responsabilità condivise e nessuno se ne occupa. Abbiamo già stanziato 20 milioni per la viabilità rurale lo scorso anno, quest’anno ne stanzieremo 70 milioni. 100 milioni per la viabilità con la Mobilitazione dell’Ente di sviluppo Agricolo, che abbiamo reso efficiente in attesa della grande riforma che vogliamo completare entro questa legislatura. Credo sia importante consentire ai comuni proprietari e ai proprietari agricoltori per le strade interponderali di poter attingere a questi fondi”.
Il presidente della Regione ha dettagliato gli altri interventi previsti: “80 milioni all’agricoltura semi-biologica, con la misura 10.1 b tanto cara ai viticoltori e agli agrumicoltori, 50 milioni alle aziende agricole che mettano a disposizione strutture per la canalizzazione delle acque pluviali, iniziativa che rientra nella lotta alla siccità che il governo regionale ha tra i suoi obiettivi. Altri 50 milioni ai giovani agricoltori. Pensiamo anche al mondo della zootecnica e dell’agritecnia, ai noccioleti dei Nebrodi, prodotto richiestissimo e noi stiamo irrobustendo la nostra capacità produttiva e commerciale, come anche i prodotti della filiera floro-vivaistica. 660 milioni in due anni sono cifre importanti, la procedura tecnica sarà definita entro il mese di dicembre”.
Musumeci si è altresì soffermato sull’ingresso sempre più consistente di giovani nel mondo dell’agricoltura e di come il Governo regionale abbia voluto incentivare questa nuova tendenza lavorativa: “Registriamo con piacere la crescita di addetti all’agricoltura in una fascia giovanile: abbiamo il grasso più alto in Italia e questo lascia ben sperare. Parliamo di ragazzi formati a livello universitario che poi decidono di dedicarsi alla terra. Per noi questo è importante. Abbiamo avviato un bando che consente ai giovani senza un euro di mettere su un’azienda agricola utilizzando i terreni messi a disposizione dalla Regione. Centinaia di ettari che stiamo sottraendo al degrado e che stiamo mettendo a disposizione dei giovani. Nelle prossime giornate daremo ulteriori notizie sui bandi. Questo per far capire quanto sia importante per noi cercare di far sì che i nostri ragazzi restino in Sicilia”.
A tal proposito il governatore ha sottolineato come la Regione sostenga i giovani anche per quanto riguarda le spese vive non coperte dai fondi: “La copertura dei progetti è parziale perché ci vuole come regola fissa una pur minima partecipazione delle parti interessate. L’IRFIS è comunque a disposizione con condizioni vantaggiose. I giovani possono ricorrere a piccoli prestiti senza particolari garanzie proprio per essere messi nelle condizioni di avviare le produzioni agricole o di adattare e migliorare la propria azienda. Non diamo solo la terra ma anche la possibilità di affrontare le prime spese.
Il dirigente generale del dipartimento regionale Agricoltura Dario Cartabellotta ha illustrato quelli che sono gli obiettivi che la regione vuole raggiungere ancora prima del periodo indicato per il completamento degli stessi dall’UE: “La Pac entrerà in vigore il 1 gennaio 2023 ma le recenti decisioni dell’UE hanno delineato una transizione che si sviluppi nel raggiungimento degli obiettivi del green new deal e from farm to fork, quindi su un agricoltura sostenibile e sul rapporto tra produttore e consumatore lottando contro ogni spreco alimentare. Con la misura 10-.1 b aggiungeremo altri 50 ettari di agricoltura green che rispetta i parametri da raggiungere entro il 2030, coltivazioni sostenibili, consumo responsabile e lotta agli sprechi. Tutta la transizione dovrà essere garantita col mix di tecnologia investimenti e i servizi di conoscenze e competenze necessarie. Dal 2021 saranno emessi i nuovi bandi mentre nelle prossime settimane si procederà con gli scorrimenti già annunciati dal presidente”.
Cartabellotta ha sottolineato quanto questo sia importante per riuscire ad avere accesso a risorse con cui si può aiutare concretamente il mondo agricolo siciliano: “Anticipare attraverso le linee del green deal del farm to fork la programmazione, ci da la possibilità di precorrere un po’ i tempi .In genere succede che le risorse arrivino dopo, stavolta stanno arrivando prima. Oggi riusciremo a pagare tutti quelli che hanno fatto istanza per rifare gli agrumeti per una spesa di 25 milioni. Facciamo adesso quello che solitamente si fa in due anni”.
Il dirigente regionale ha infine sottolineato il riconoscimento della tecnologica come asset agricolo e la volontà regionale di inserire i progetti agricoli rimasti esclusi dalle precedenti iniziative: “L’E-commerce fa ormai parte delle spese ammissibili, un’azienda può fare tutte le spese necessarie per ammodernarsi dal punto di vista tecnologico. Stiamo cercando di attivare gli strumenti di capitale circolante, connessi agli investimenti, attraverso gli operatori finanziari, uno su tutte l’IRFIS. Una parte di risorse è destinata al pacchetto, perché sono rimasti fuori alcuni giovani con progetti validissimi ed una parte come richiesto dall’UE a bandi per i nuovi giovani e dare la possibilità a chi vuole di potersi insediare nell’agricoltura”.
L’assessore regionale all’agricoltura Edy Bandiera ha ribadito la volontà di proseguire con decisione la strada tracciata in questi anni dal Governo e dall’assessorato nel sostenere il mondo agricolo regionale: “Con moderata soddisfazione sottolineo che come governo chee siamo arrivati a erogare 1 miliardo di somme per il mondo rurale, somme non in cantiere ma che già sono state spese e utilizzate. Un risultato non scontato che hanno dato immediatamente dei riscontri. In questi anni abbiamo sempre superato l’obiettivo di spesa minimo richiesto da Bruxelles. Quest anno, nonostante le difficoltà siamo a lavoro per superarlo ancora”.
Bandiera ha posto il focus sull’aspetto del miglioramento e della crescita dell’intero comparto agricolo come obiettivo: “Siamo concentrati sulle urgenze preminenti dell’agricoltura siciliana, attenzione alle piccole e medie aziende e dell’infrastruttura rurale del territorio. Misure che sono state adottate per far si che le aziende siciliane siciliane che vogliano generare risorse per raggiungere gli obiettivi e ammodernarsi possano farlo”.
In questo pdf il consuntivo completo di misure e portata di spesa degli interventi previsti dal PSR 2014-22.