“La nostra segreteria generale ha chiesto un incontro urgente al Ministro alle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, per rappresentargli la ragioni per cui i criteri contenuti nel bando di un miliardo e seicento milioni di euro del PNRR.. che ha appena finanziato i 149 progetti per l’ammodernamento del sistema irriguo del nostro Paese… sono palesemente discriminatori per le regioni meridionali (20 in Calabria, 2 in Sardegna, 3 in Basilicata, 1 in Puglia, 11 in Campania)… disattendono le ragioni dell’enormità delle risorse assegnate all’Italia dall’Europa”.
A renderlo noto è il Segretario Generale del SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso, il quale non nasconde la propria delusione, facendosi portavoce di migliaia di lavoratori del settore agricolo che hanno rappresentato a lui, ma anche ad Ernesto Abate, segretario nazionale del SIFUS CONFALI per i Consorzi di Bonifica, il loro disappunto per tale situazione per la quale urge discuterne con il Governo e trovare le giuste e opportune soluzioni che non siano per nulla penalizzanti per l’intero Meridione.
“Tuttavia – sottolinea Maurizio Grosso- ciò non giustifichiamo la palese incapacità della Regione Siciliana ad accedere al bando. Infatti -spiega Grosso- l’Assessorato all’Agricoltura siciliano (fermo restando i criteri discriminatori contenuti nel bando in questione, contro i quali non si è mai lamentato) ha dimostrato di essere totalmente incapace a redigere e presentare progetti idonei ad ottenere i finanziamenti (sia nella forma che nella sostanza) e l’Assessore Scilla pertanto dovrebbe trarne autonomamente le dovute conclusioni… togliendo il disturbo. Poi abbiamo notato che chi ha stabilito i criteri del bando a cui si poteva accedere attraverso una piattaforma telematica, che non prevede soggetti preposti a giudicarne i progetti, non si è reso conto o forse si é reso conto troppo bene che questi possono favorire solo zone del nostro Paese in cui il clima è prevalentemente alpino (piove di più e non c’è bisogno della stessa quantità di irrigazione) a discapito delle aree siccitose in cui invece è in palese aumento la desertificazione, per non parlare della martoriata rete irrigua ridotta a un vero e proprio colabrodo. Ciò significa che il divario della rete irrigua meridionale, come dimostrano i 37 progetti approvati in Italia (ma zero in Sicilia) sui complessivi 149, non potrà mai essere colmato come invece ha previsto l’Europa, assegnando le maggiori risorse dei Ricovery all’Italia e nel contempo determinando di fatto grave pregiudizio per l’agricoltura meridionale. Ecco che – conclude Maurizio Grosso, Segretario Generale del SIFUS CONFALI- l’incontro tra il SIFUS e il Ministro Patuanelli si propone non soltanto di discutere di nuovi criteri oggettivi per accedere ai bandi , ma anche di individuare una soluzione finalizzata a trovare un compromesso che consenta ai progetti in questione, utili per i necessari ammodernamenti irrigui siciliani, di essere ripescati dal PNRR anziché puntare solo ai finanziamenti previsti dalla legge di stabilità”