A meno di otto mesi dalla registrazione ufficiale a livello europeo, avvenuta il 22 marzo scorso, il pistacchio di Raffadali Dop è pronto all’ingresso nei mercati internazionali come prodotto certificato Dop. È arrivata infatti lo scorso novembre l’approvazione del piano dei controlli da parte dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (Icqrf) dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali come ultimo passaggio.
A svolgere l’incarico di controllo e certificazione, sotto la vigilanza del Mipaaf, sarà Csqa. Il Pistacchio di Raffadali Dop punta a diventare una delle grandi filiere ortofrutticole isolane con un potenziale di 1800 quintali da certificare, grazie al lavoro di oltre 90 produttori, per un valore alla produzione potenziale stimato intorno ai 2,7 euro milioni di euro (Fonte: Associazione per la tutela del pistacchio di raffadali).
“Il nuovo piano dei controlli – dice Calogero Frenda, presidente dell’Associazione per la tutela del Pistacchio di Raffadali – è un nuovo pilastro del percorso che produttori e confezionatori stanno realizzando attraverso attività di tutela, ricerca e promozione”.