(di Angela Sciortino) La pesca di Delia a un passo dal riconoscimento dell’Igp. Dopo l’ok della Regione, adesso è la volta dell’assemblea di pubblico accertamento che è stata fissata per il 18 luglio alle 17,00 presso l’aula consiliare del Comune di Delia (via Capitano Lo Porto n. 1).
Alla presenza dei funzionari del Ministero delle Politiche agricole e della Regione verrà data lettura della proposta di disciplinare della Igp “Pesca di Delia” per ottenere, questa volta, anche il disco verde dei produttori. Ma la seduta serve anche ad acquisire eventuali osservazioni che danno luogo a modifiche della proposta iniziale.
«La riunione di pubblico accertamento – spiega Salvatore Fontanazza, presidente dell’associazione per la tutela della Pesca di Delia Igp – viene organizzata per consentire al Ministero di verificare la rispondenza della proposta di disciplinare, presentata dall’Associazione per la tutela della Pesca di Delia Igp, ai metodi leali e costanti previsti dal regolamento dell’Unione europea 1151 del 2012».
Una volta consumato questo passaggio, la palla passa agli euroburocrati che dovranno occuparsi delle procedure per la registrazione del marchio.
«L’Igp Pesca di Delia – dichiarano il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri e l’assessore all’agricoltura Antonio Gallo – rappresenta un valore aggiunto di fondamentale importanza strategica per lo sviluppo economico del nostro territorio. Si tratta di segno distintivo della qualità pregiata del nostro prodotto, che può conferire un indiscutibile vantaggio competitivo alle nostre aziende agricole».
Nell’Igp Pesca di Delia sono coinvolti i territori di numerosi comuni limitrofi: Serradifalco, Caltanissetta, Sommatino, Riesi, Mazzarino, Butera, Canicattì, Castrofilippo, Naro, Ravanusa e Campobello di Licata.
Numerose le varietà ammesse dal disciplinare a rappresentare sia pesche a polpa gialla che a polpa bianca e nettarine. Ampio anche il calendario di maturazione che si riverbera su quello di commercializzazione che va dal 25 maggio al 20 ottobre.
La certificazione sarà affidata a Corfilcarni, il Consorzio di ricerca Filiera Carni che ha sede presso il Dipartimento di veterinaria dell’Università di Messina.