Un grande afflusso di acquirenti, gestito nel pieno rispetto delle norme anti contagio da parte delle organizzazioni di rappresentanza dell’impresa agricola e dei diritti dei consumatori. Cia, Confagricoltura e Codacons non esitano a definire ‘esaltanti’ i risultati del comparto dei mercati contadini dopo la lunga serrata causata dal lockdown. Da circa un mese questi importanti presidi della filiera corta hanno ripreso l’attività un pò dappertutto in Sicilia. E hanno mostrato un bilancio particolarmente incoraggiante nella provincia di Catania.
“I nostri produttori non si sono mai fermati nei giorni dell’emergenza e il settore agricolo si è rivelato strategico per il Paese con la fornitura costante di derrate alimentari e prodotti d’eccellenza – commenta Giuseppe Strano, presidente regionale di Agriturist – Confagricoltura. Adesso quella stessa eccellenza è tornata nelle piazze delle nostre città attraverso i mercati contadini, che hanno consentito ai siciliani di acquistare prodotti sani e freschi direttamente dai produttori, esaltando peraltro la logica del chilometro zero che non deve essere soltanto uno spot o uno specchietto per le allodole ma che, per noi, è quasi un mantra”.
“Siamo estremamente felici di ripartire nel pieno rispetto delle norme di sicurezza che come organizzazioni di categoria abbiamo messo in campo: distanziamento, misurazione della temperatura, presenza di igienizzanti e corsie delimitate hanno consentito una spesa serena. Più di un cittadino su tre ama acquistare generi alimentari direttamente dal produttore locale”.
Una tendenza, questa, confermata dalle ultime statistiche che confermano quanto ormai la maggioranza dei consumatori associ al concetto di made in Italy quello di filiera corta e di bontà.
“Siamo perciò soddisfatti – conclude Strano – di aver fatto ripartire i mercati, a cominciare da quartieri del capoluogo etneo come Vulcania e Piazzale Sanzio e il vicino comune di Sant’Agata Li Battiati, per dare la possibilità ai siciliani di acquistare in sicurezza prodotti di qualità. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con le amministrazioni locali: quella di Catania, con il sindaco Pogliese, e di Sant’Agata Li Battiati, con il sindaco Rubino”.