(di Angela Sciortino) Se il vostro sogno è cibarvi delle verdure e degli ortaggi autoprodotti e avete a disposizione un terrazzo, un’aiola, meglio ancora un fazzoletto di terra, allora il corso orticoltura bio-naturale è quello che fa per voi. Per saperne di più basterà andare domani pomeriggio alle 16,30 a SanLorenzo Mercato alla presentazione dell’attività formativa che si snoda lungo l’arco di dodici mesi. Così sarà possibile conoscerne l’articolazione e il programma didattico in tutte le sue fasi ed eventualmente approfondire con gli organizzatori e i partner. «Il corso di orticoltura bio-naturale è strutturato in modo tale da consentire agli allievi l’acquisizione di tutte le tecniche necessarie per la realizzazione di un orto o di un frutteto bio-naturale, mediante una sperimentazione diretta», spiega Luigi Rotondo, ideatore del “Giardino della biodiversità” e organizzatore dell’attività formativa.
Numerosi gli insegnanti, tra cui molti docenti dell’Ateneo palermitano, che si alterneranno durante le lezioni: oltre a Luigi Rotondo che è l’anima e l’organizzatore del corso nel piano didattico ci sono Giuseppe Barbera, Tommaso La Mantia, Giovanni Iapichino, Filippo Vetrano, Rosario Schicchi, Mario Pintagro, Liliana Fogazza, Eliana Landini, e Benny Faraci.
Numerosi anche i partner: Hombre Associazione Culturale, Idimed, Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea, Casa Giardino Garden Center, Maurizio Valguarnera Gelato Officinale, L’Orto dei Miracoli di Salvatore Fundarò, Valle dei Sapori di Marco Modica azienda biologica, Oinos (produzione di gesso agricolo), Aviva assicurazioni e Agesci base scout “Volpe Astuta”.
«Per frequentare il corso – assicura Rotondo – non sono necessarie competenze di base. Possono partecipare davvero tutti: agricoltori hobbisti, professionisti del settore, studenti della facoltà di Scienze Agrarie e tutti coloro che intendono avviare un percorso di cambiamento per produrre prodotti di qualità e soprattutto salutari».
Il corso di orticoltura bio-naturale si articola in dodici incontri uno per ogni mese che si svolgono il sabato, per un totale di 130 ore e prevede lezioni frontali, in assetto di piccolo gruppo, e attività di esercitazione pratica e di laboratorio in campo da svolgere nell’”orto didattico”.
«La fine del corso – spiega Rotondo – coincide con il ritorno al punto di partenza dal punta di vista delle colture: ciò consente agli allievi di conoscere tutto il percorso evolutivo delle piante orticole e dei fruttiferi». Le nozioni tecniche che riguardano il frutteto verranno acquisite tramite attività pratiche svolte con le singole varietà (pomacee, drupacee, olivi, agrumi, viti, nespoli, ecc.) e durante tutto il percorso è assicurata l’assistenza on-line che consentirà di essere costantemente affiancati dal docente e condividere successi, patologie, quesiti utili a tutto il gruppo. Infine la condivisione del lavoro di gruppo: i prodotti realizzati nell’orto didattico verranno suddivisi tra gli allievi.
Per info: info@coltivarebionaturale.it e www.coltivarebionaturale.it.