Si è svolto ad Alessandria della Rocca (Ag) nella sala “Mandalà” della biblioteca comunale della Rocca il primo di una serie di incontri con l’Università degli studi di Palermo Dipartimento Scienze Agrarie, alimentari e Forestali.
L’obiettivo è quello di dare impulso allo sviluppo dell’olivicoltura di qualità, settore strategico per la crescita dell’economia del territorio di Alessandria della Rocca.
All’incontro hanno partecipato giovani che hanno deciso di costruire il loro futuro puntando sul settore primario.
Dopo i saluti dell’Assessore all’agricoltura del comune di Alessandra della Rocca, Carlo Perzia, sono intervenuti i docenti universitari Tiziano Caruso, dell’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di Scienze agrarie e forestali, Direttore del Dipartimento SAAF Unipa e Maurizio Servili del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Perugia.
Il Professore Caruso si è soffermato sulle tecniche di potatura, in particolare sull’allevamento dell’ulivo a vaso policonico, sottolineando l’importanza, soprattutto di tale tecnica nelle aree interne, capace di ridurre i costi di potatura e di raccolta, la sicurezza di lavoro, ma anche dal punto di vista fitosanitario e per il miglioramento della qualità dell’olio. Ha anche accennato agli impianti di sistemi superintensivi, naturalmente più idonei nei terreni di pianura.
Maurizio Servili del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Perugia ha parlato delle tecniche e delle metodologie per ottenere oli di qualità e le mancate opportunità legate ai residui di delle olive trasformate, il tutto in un’ottica di una economia circolare.
Per il sindaco di Alessandria della Rocca, Giovanna Bulello: “Il comune vuole sostenere, con le opportunità formative offerte dalla facoltà di Agraria, i giovani che hanno avuto il coraggio di rimanere a vivere nel nostro piccolo paese. L’amministrazione comunale sosterrà le aziende agricole attraverso una serie di eventi ed iniziative. La città fa parte del parco mondiale della dieta mediterranea e dell’associazione nazionale delle città dell’olio. I prodotti del settore agricolo potranno usufruire della denominazione dei prodotti locali”.