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Olive e oli in mostra all’Orto Botanico in occasione di Zagara d’Autunno | Videointervista
di Angela Sciortino

Inaugurata questa mattina la Zagara d’Autunno, la mostra mercato dedicato al florovivaismo che vede  oltre sessantacinque vivaisti da tutt’Italia ed estero. Zagara si chiuderà il pomeriggio di domenica 27, mentre l’esposizione dedicata alle olive ed oli d’Italia, rimarrà allestita e visitabile fino a sabato 2 novembre.

«Quest’anno – ha spiegato il direttore dell’Orto Botanico Rosario Schicchila mostra di frutti è stata dedicata al mondo dell’olivo e dell’olio, non soltanto siciliano, ma con cultivar da tutt’Italia e perfino dalla Spagna e dal Marocco, grazie al contributo del Crea».

«La mostra, curata da Paolo Inglese, Silvia Fretto e Tiziano Caruso – ha spiegato Schicchi – rientra nello spirito della trazione dell’Orto: nel mondo esistono circa duemila cultivar di olivo, soltanto 700 sono considerate adatte per la coltivazione, di queste oltre cento sono in mostra oggi. Corredano la mostra dieci gigantografie dei patriarchi monumentali di ulivi siciliani, piante centenarie che testimoniano la resistenza al cambiamento climatico nel Mediterraneo». 

Tra gli eventi di domani, sabato 26, alle 11 in sala Lanza la presentazione del libro “Mathematics, Nature and Art” di Maria Mannone a cura di Paolo Inglese, nel pomeriggio, dopo la ripresa dei seminari tematici di coltivazione dedicati alle orchidee, alle plumerie ed alla Hoya, dalle 16 alle 17.30, in sala Lanza, la conferenza dal titolo “Biodiversità e cambio climatico in olivicoltura” con la partecipazione del prof. Primo Proietti, docente di Scienze Agrarie e Forestali di Perugia, che interverrà su “Cambiamento climatico in agricoltura”, del prof. Tiziano Caruso dell’ Università di Palermo, che affronterà il tema  “La base varietale degli oli siciliani “ e iRosario di chicchi, esperto di alberi monumentali della Sicilia.  Modera Paolo Inglese.  

Alle 12, nell’aula presso l’aula Di Martino, un evento particolare, l’inaugurazione del nuovo agrumeto della Kolymbetra, il giardino del Fai nella Valle dei Templi, e la piantumazione simbolica di un antico arancio dolce. Sono undici le piante di agrumi siciliani della Kolymbetra che vengono ad arricchire. Con questa edizione della Zagara, la collezione già significativa dell’agrumeto palermitano, segno di una nuova collaborazione tra i due giardini storici siciliani.  

Concluderà gli appuntamenti di sabato 26 pomeriggio l’Aperiolio, organizzato in uno spazio dedicato, il giardino dell’olio, a cura di Oleifici Barbera che organizzeranno sotto il ficus una dimostrazione della molitura con un mini frantoio. A seguire, anche la domenica in chiusura, una degustazione di bruschette di pane di grani antichi ed olio novello, a cura dell’Irvo e di Unipa. 

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