(di Angela Sciortino) Se qualcuno su Facebook o via WhatsApp vi suggerisce o vi chiede esplicitamente di compilare un questionario su una indagine sul consumo di olio d’oliva extra-vergine di oliva, non temete non è la solita catena di Sant’Antonio o una trappola finalizzata a carpire i vostri dati personali e la vostra email per poi sommergervi di spam. Il questionario è stato preparato dall’Università degli Studi di Palermo e il Crea-Pb di Palermo che stanno raccoliendo i dati sul comportamento dei consumatori con particolare riferimento al consumo di olio d’oliva extravergine. Viene somministrato tramite Google e Facebook dove da qualche gira molto ed è diretto un target della popolazione italiana compresa tra i 30 e i 65 anni.
Gli organizzatori del sondaggio ricordano che non esistono risposte giuste o sbagliate, ma ciò che importa è solo l’opinione dell’intervistato.
Per completare il questionario servono circa 10 minuti; molte domande sono focalizzate sulla consapevolezza del consumatore circa la sana e corretta alimentazione, le problematiche ambientali e quelle del cambiamento climatico.
Il questionario è anonimo, le informazioni raccolte verranno analizzate in maniera aggregata e i risultati saranno utilizzati a fini esclusivamente scientifici o didattici.