(di Redazione) Prima di rinnovare alla Tunisia la possibilità di esportare in Europa a dazio zero ingenti quantitativi di olio d’oliva, così come era stato concesso in via eccezionale per il 2016 ed il 2017, questa volta è necessario capire come questo può impattare sul mercato italiano ed europeo.
La richiesta parte da Confagricoltura che ha scritto all’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, ai commissari al Commercio e all’Agricoltura ed agli europarlamentari italiani, per chiedere una adeguata valutazione d’impatto preventiva degli effetti di un’eventuale rinnovo delle condizioni agevolate alla Tunisia per le esportazioni di olio in Ue.
Confagricoltura evidenzia che in occasione della conferenza stampa congiunta con il presidente della Commissione europea Juncker convocata per annunciare l’intenzione di aprire un negoziato di libero scambio tra Ue e Tunisia, il premier tunisino Chahed avrebbe chiesto di estendere per altri due anni la concessione del contingente aggiuntivo di 35 mila tonnellate di olio d’oliva in esenzione da dazio nelle esportazioni verso l’Unione Europea. Ad ottobre quando ancora non si era ancora conclusa la precedente concessione, il governo tunisino aveva già richiesto di rinnovare il provvedimento. Ma, ricorda Confagricoltura, già allora non c’erano più i presupposti per una simile agevolazione. Ad ottobre scorso, La Commissione europea, anche su sollecitazione del Copa Cogeca, si era espressa negativamente. E anche il Consiglio europeo si era dichiarato contrario.
«I problemi per i produttori europei, ed in particolare per quelli italiani – rimarca l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – sarebbero gravi e influenzerebbero negativamente gli equilibri del mercato interno Ue e le quotazioni dell’olio d’oliva nel nostro Paese. E inoltre, nei due anni in cui il provvedimento è stato attivo non si sono riscontrati vantaggi per il mercato e l’economia tunisina».
Confagricoltura – che già nel 2016 si era mobilitata scrivendo al ministro delle Politiche agricole e ai componenti delle commissioni competenti di Camera e Senato per sollecitare interventi correttivi per mitigare gli effetti negativi delle importazioni a dazio zero di olio dalla Tunisia – ha chiesto di avere molta cautela di fronte a questa recente richiesta della Tunisia e, in ogni caso, di procedere ad una approfondita e preventiva valutazione di impatto.
L’appello non è rimasto inascoltato. Diversi parlamentari hanno già mostrato interesse alla sollecitazione dell’Organizzazione ed hanno previsto iniziative a riguardo sulle Istituzioni comunitarie.