Frantoio all’avanguardia dotato di una tecnologia innovativa che riduce l’impatto ossidativo della lavorazione.
Si tratta di un impianto rispettoso dell’ambiente, creato a Firenze, che consentirà la trasformazione di 5.000 chili di olive all’ora in olio extra vergine biologico, esito di una coltivazione di circa 30.000 piante di olivo fatta in base alle norme Ue per la coltivazione biologica e appartenenti alle pregiate cultivar di Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Maurino e Leccio del Corno.
Il nuovo frantoio ipogeo, spiega una nota, sarà “il fiore all’occhiello della storica azienda che vuole aprirsi sempre di più al territorio con visite e degustazioni e promuovere al tempo stesso l’olio toscano” e sarà inaugurato il 10 maggio.
La tecnologia innovativa del frantoio ipogeo permette di innalzare ancora la qualità dell’olio prodotto grazie ad un accurato controllo delle temperature durante tutto il processo estrattivo, alla riduzione degli impatti ossidativi con la tecnologia del vuoto, agli scambiatori termici e all’utilizzo degli ultrasuoni, mantenendo altissimi i livelli di sostanze salutari come i biofenoli, i tocoferoli e l’Oleuropeina. L’olio è immediatamente filtrato e stoccato in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata di 15°C sotto battente di azoto in modo da preservare le qualità organolettiche e salutari dell’olio appena franto per l’intero periodo di conservazione.