Un passo importante verso l’impiego giovanile nel settore agricolo, un’opportunità per chi vuole lavorare a stretto contatto con la natura.
Il servizio mira a coinvolgere più di 1.000 giovani nel suo primo anno, con l’obiettivo di rafforzare il Servizio Civile come strumento di promozione e sviluppo non solo nelle aree sociali, digitali e ambientali, ma anche nel settore. I partecipanti, ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni, saranno impegnati per 12 mesi, dedicando 25 ore settimanali all’attività, con un rimborso spese di 507,30 euro mensili.
“Credo che si debba puntare sempre di più al servizio civile come esperienza formativa. Può lasciare un segno positivo nella vita dei ragazzi e premetterà loro di vedersi riconosciute competenze, anche nella prospettiva di una loro valorizzazione in ambito lavorativo. Il Protocollo d’intesa, siglato lo scorso novembre con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nasce proprio da questo assunto“, ha concluso il ministro.
Se da una parte la nuova fascia generazionale diventa la protagonista nel modello di agricoltura multifunzionale che sta cambiando la percezione del settore primario italiano, ovvero, da semplici produttori di derrate alimentari, i giovani imprenditori agricoli, diventano così creatori di servizi e generatori di valore per il territorio siciliano, dall’altra parte la Regione si fa promotore di iniziative che promuovono e rafforzano la conoscenza delle pratiche agricole e della cultura contadina, valorizzando il welfare di prossimità per migliorare la fornitura dei servizi primari nel settore. Dall’agricoltura sociale alla sensibilizzazione sui corretti stili di vita alimentari per contrastare i disturbi dell’alimentazione, dal sostegno per ridurre lo spreco alimentare alla tutela dei prodotti agricoli e alimentari italiani.