Un passo importante verso l’impiego giovanile nel settore agricolo, un’opportunità per chi vuole lavorare a stretto contatto con la natura.
Il Servizio Civile Agricolo è un’ iniziativa volta a coinvolgere giovani nella promozione e nello sviluppo del settore agricolo che, dopo anni dall’abolizione del servizio di leva obbligatoria, ha ampliato il suo raggio d’azione includendo anche un’area dedicata all’agricoltura. Il protocollo è stato siglato lo scorso 22 novembre con il Ministro dello sport e dei giovani Andrea Abodi, di durata triennale e prevede un cofinanziamento di 7 milioni di euro.
Il servizio mira a coinvolgere più di 1.000 giovani nel suo primo anno, con l’obiettivo di rafforzare il Servizio Civile come strumento di promozione e sviluppo non solo nelle aree sociali, digitali e ambientali, ma anche nel settore. I partecipanti, ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 e i 28 anni, saranno impegnati per 12 mesi, dedicando 25 ore settimanali all’attività, con un rimborso spese di 507,30 euro mensili.
Dopo i bandi per i giovani agricoltori (clicca qui) e quello per la Diversificazione delle attività delle aziende agricole (clicca qui), ancora una volta l’obiettivo è quello di dare ai giovani un’importante opportunità per acquisire competenze utili nella ricerca di lavoro nel settore agricolo e agroalimentare. Parallelamente, consentirà loro di esplorare e approfondire le pratiche della cultura contadina, specialmente nelle aree interne del paese che per la maggior parte sono state interessate da fenomeni di abbandono e spopolamento, con conseguente impoverimenti del territorio, oltre che dal punto di vista economico, anche dal punto di vista sociale e culturale.
“Scegliere di dedicare il proprio tempo libero all’agricoltura, alla cura e alla manutenzione del nostro territorio, è un gesto importantissimo per la nostra Nazione e al tempo stesso una opportunità straordinaria per i giovani che possono fare una nuova esperienza e conoscere e contribuire alla crescita di questo straordinario settore“, così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
“Credo che si debba puntare sempre di più al servizio civile come esperienza formativa. Può lasciare un segno positivo nella vita dei ragazzi e premetterà loro di vedersi riconosciute competenze, anche nella prospettiva di una loro valorizzazione in ambito lavorativo. Il Protocollo d’intesa, siglato lo scorso novembre con il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nasce proprio da questo assunto“, ha concluso il ministro.
Se da una parte la nuova fascia generazionale diventa la protagonista nel modello di agricoltura multifunzionale che sta cambiando la percezione del settore primario italiano, ovvero, da semplici produttori di derrate alimentari, i giovani imprenditori agricoli, diventano così creatori di servizi e generatori di valore per il territorio siciliano, dall’altra parte la Regione si fa promotore di iniziative che promuovono e rafforzano la conoscenza delle pratiche agricole e della cultura contadina, valorizzando il welfare di prossimità per migliorare la fornitura dei servizi primari nel settore. Dall’agricoltura sociale alla sensibilizzazione sui corretti stili di vita alimentari per contrastare i disturbi dell’alimentazione, dal sostegno per ridurre lo spreco alimentare alla tutela dei prodotti agricoli e alimentari italiani.