(di Redazione) L’assemblea della Doc Etna ha rinnovato la propria governance eleggendo il nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela composto questa volta da sette consiglieri e non più cinque come nella precedente tornata.
L’orientamento di rafforzare l’unità del sistema produttivo vitivinicolo dell’Etna si è manifestato nella formazione di un’unica lista che ha ottenuto il voto unanime dell’assemblea. Ecco i consiglieri eletti: Antonio Valerio Benanti (Azienda Benanti), Francesco Cambria (Azienda Cottanera), Seby Costanzo (Azienda Cantine di Nessuno), Alberto Aiello Graci (Azienda Graci), Federico Lombardo (Azienda Firriato), Graziano Nicosia (Azienda Nicosia), Piero Portale (Tenuta Masseria Setteporte).
A distanza di qualche giorno a Catania, nel corso della prima riunione del Cda, stato eletto il presidente e conferite le deleghe e gli incarichi ai diversi consiglieri. Il Cda ha scelto Antonio Valerio Benanti come presidente del consorzio con 118 soci dei vini del Vulcano, mentre Graziano Nicosia è il suo vice.
Al presidente uscente, Giuseppe Mannino, che sarà invitato a tutte le riunioni del Cda, vista la sua grande esperienza ai vertici del Consorzio, è stato chiesta la disponibilità ad essere consultato ogni volta che se ne ravvisi l’esigenza.
Nel corso della riunione sono state assegnate anche le deleghe ai consiglieri. Ad Antonio Benanti è stata assegnata la delega per lo sviluppo e l’implementazione dei controlli erga omnes (funzione assegnata dal Mipaf solo qualche mese fa), l’organizzazione e i rapporti istituzionali con la stampa. Il vicepresidente Graziano Nicosia (Nicosia) seguirà l’evoluzione dell’enoturismo, la valorizzazione del sistema di accoglienza e la formazione; a Francesco Cambria (Cottanera) l’incarico di occuparsi dell’area ambiente, sostenibilità, tutela del territorio e fonti di finanziamento per la promozione; a Seby Costanzo (Cantine di Nessuno) la delega alla comunicazione, alle relazioni esterne e verso i soci, marketing, promozione ed eventi. Alberto Aiello Graci (Graci) seguirà il settore dell’evoluzione disciplinare e le normative; a Piero Portale (Masseria Setteporte) i rapporti istituzionali e del territorio, e lo sviluppo di servizi per gli associati. Per Federico Lombardo di Monte lato (Firriato) sarà il riferimento per la ricerca e i rapporti con università e organismi tecnici e dell’osservatorio sul mercato. E proprio Federico Lombardo di Monte Iato ha sottolineato l’importanza di un nuovo strumento di studio e valutazione costituito, appunto, dall’Osservatorio sui vini dell’Etna: «Sarà un organismo scientifico e professionale, chiamato a raccogliere dati ed elementi che possono aiutarci a definire il profilo del sistema Etna nel suo complesso: dalla viticoltura di precisione, micro-vinificazioni e ricerca del Dna, cloni e selezioni di vitigni autoctoni. Ma anche l’osservatorio del mercato, strumento principe per far conoscere al mondo del vino l’andamento dell’Etna per assumere le giuste decisioni e tutelare tutti: dai piccoli coltivatori ai grandi marchi che sono presenti sull’Etna».