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Nebrodi, “Tortorici: arte, cultura e natura”: il contest per promuovere le bellezze del borgo
di Roberta Mannino

Un contest fotografico per rilanciare il borgo di Tortorici sui Nebrodi. L’iniziativa “Tortorici: arte, cultura e natura” vuole aprire le porte a tutti i visitatori per promuovere un’immagine di turismo esperienziale. Un concorso fotografico a cui hanno risposto numerosi fotografi da tutta la Sicilia e che farà da sfondo ad una mostra di scatti fotografici presso la Chiesa della Badia il prossimo 24 e 25 luglio 2021. Le prime 13 foto andranno a comporre il calendario di Tortorici per il 2022 e saranno selezionate da una giuria presieduta dall’artista Mimma Nicolosi Palana e composta dagli architetti Nuccio Lo Castro, Massimo Ioppolo e Giuseppe Fazio; dai fotografi Gaetano Spagnolo, Pierangelo Contessa, Nino Bartuccio e Lorenzo Cassarà; e dal pittore Simone Caliò.

 

 “L’iniziativa non si conclude in questa due giorni, ma si pone l’obiettivo di far conoscere il nostro borgo montano – spiega Lidia Calà Scarcione presidente della Pro Loco di Tortorici – L’idea nasce dalla volontà di fare qualcosa di propositivo dopo mesi di privazioni dovuti al lockdown, incentivando fotografi o semplici appassionati al fine di visitare luoghi all’aperto, oltre ai musei e i luoghi più iconici di Tortorici per immortalare quegli scorci e dare una visibilità a tutto il nostro territorio. Ma cerchiamo anche di dare spazio agli artisti locali attraverso l’arte fotografica per raccontare le bellezze insite del nostro paese”.

 

Visitare Tortorici sarà anche l’occasione per scoprire da vicino uno dei più grandi musei di fotografia il “Franchina-Letizia”, il più vasto fondo fotografico fra quelli esistenti in Sicilia e il secondo per importanza in tutta Italia, dopo il museo nazionale Alinari della fotografia di Firenze. Il fondo costituisce per Tortorici un vero e proprio serbatoio della sua memoria storica e territoriale. Il Museo ha sede nell’ottocentesco palazzo comunale in via Vittorio Emanuele e racchiude circa 40 mila lastre, 2 mila pellicole, 5 mila foto di cui parecchie ritoccate e dipinte a mano, inerente al periodo tra gli anni Novanta dell’Ottocento e gli anni Ottanta del Novecento.

 

Il museo è dedicato alla memoria di monsignor Calogero Franchina (1876-1946), appassionato amatore fotografico, che con i suoi scatti ha documentato la vita in campagna, il lavoro agreste e l’universo dei mestieri, che ha dato sfondo ad un universo poliedrico di famiglie e persone legati da momenti di socialità alla vita rituale di Tortorici e dei Nebrodi. La sua opera è continuata negli anni dalla nipote Marietta Letizia (1912-2000), la cui produzione è meno artistica ma ha immortalato l’anima del paese mentre cambiava sfumature con l’incedere del cambio di passo dell’Italia dal dopoguerra agli anni Duemila.

 

“Vogliamo valorizzare questo nostro gioiello – prosegue Calà Scarcione – per far conoscere a tutti il ricco patrimonio artistico e culturale di cui Tortorici è stata testimone nell’ultimo secolo”.

 

“Tortorici: arte, cultura e natura” vuole essere un appuntamento annuale. “Non un’iniziativa spot, ma un festival della fotografia che possa essere sviluppato con cadenza annuale come un appuntamento fisso per gli amatori”, conclude Calà Scarcione. La mostra fotografica sarà inaugurata giorno 24 alla presenza dell’onorevole Bernadette Grasso. Alla serata conclusiva prevista per domenica 25 luglio parteciperà il presidente del Parco dei Nebrodi Domenico Barbuzza.

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