(di Angela Sciortino) Nasce il Biodistretto dei Nebrodi in un territorio che ha tutto da guadagnare dall’attuare comportamenti virtuosi nelle pratiche agricole e ambientali e di gestione del territorio. Un modello di riferimento, dunque, per altre realtà regionali e nazionali basato sulla valorizzazione dell’economia sostenibile per la tutela del territorio e dell’ambiente.
Con la firma dell’atto costitutivo avvenuta ieri presso la sede dell’ente Parco prende vita e forma un progetto per il quale nei mesi scorsi è stato svolto un intenso lavoro propedeutico di individuazione dei partner e e delle linee guida. A sottoscrivere il documento con cui prende vita il sodalizio tra soggetti pubblici e privati finalizzato alla diffusione delle buone pratiche e non solo di quelle agricole, il commissario del Parco dei Nebrodi Luca Ferlito, il presidente del Gal Nebrodi Plus Francesco Calanna, il presidente del Consorzio Tindari-Nebrodi Armando Lopes, il delegato dell’ordine nazionale dei biologi Pietro Miraglia, il direttore della Fas Giuseppe Frusteri, l’amministratore delegato dell’azienda agricola Damiano Giuseppe Lenzo, il titolare dell’azienda agricola Paparone Giancarlo Paparone, il delegato della Coop Mani Tese Giuseppina Spina, il sindaco del comune di Mirto, Maurizio Zingales. La sede del Biodistretto sarà la residenza di Palazzo Cupane messa a disposizione del Comune di Mirto.
Presidente del Biodistretto è stato eletto unanimemente Francesco Calanna, lo affiancheranno due vicepresidenti, Renato Mangano in rappresentanza della Coop Mani Tese e Luigi Ialuna in rappresentanza della Città del Bio. A ricoprire l’incarico di coordinatore dell’organismo Bio-lab è stato chiamato Marcel Pidala, l’architetto che ha già redatto le linee guida per il piano strategico del biodistretto. Assieme a lui, Sara La Rosa coordinerà l’ufficio del garante della certificazione e partecipazione, mentre Giusi Maniaci sarà il direttore generale del Biodistretto.
A presiedere il Comitato tecnico scientifico è stato chiamato Maurizio Carta attuale prorettore dell’Ateneo palermitano e presidente della Scuola politecnica. Il biodistretto è modello virtuoso di gestione del territorio e non solo dell’agricoltura. biologica ma sopratutto sviluppo economico compatibile e sostenibile.
«Oggi più di ieri – ha dichiarato il presidente Francesco Calanna – il tema del rispetto dell’ambiente e del territorio diventa di drammatica attualità e il territorio dei Nebrodi vuole compiere un passo avanti e proporsi in Sicilia come modello da emulare». Il neoletto presidente del biodistretto ha annunciato due assemblee che si terranno in collaborazione con l’Ente Parco dei Nebrodi e con il Consorzio Tindari-Nebrodi per la presentazione del progetto e l’attivazione delle adesioni sia dei soggetti pubblici che di quelli privati.