(di Redazione) Più di un’ora a discutere, o meglio esporre, le emergenze e i problemi dell’agricoltura siciliana. Che non naviga in acque tranquille e la cui situazione non è da sottovalutare. Tant’è che a colloquio con il ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio, ci sono andati in tre: il presidente della Regione Nello Musumeci, l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera e il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Carmelo Frittitta.
Tra gli argomenti trattati, il tema del finanziamento delle reti irrigue, i danni derivanti agli agrumi dal virus Tristeza, i controlli e il prezzo del grano, i ritardi nei pagamenti da parte dell’Agea (emergenza tra le emergenze), la difficoltà in cui versano le colture protette della fascia trasformata e le preoccupazioni derivanti dalla riforma della Pac, la politica agricola comune.«C’è stata grande attenzione sulle problematiche che abbiamo evidenziato e che riguardano diversi settori e comparti agricoli dell’Isola. Abbiamo trovato un interlocutore disponibile che prossimamente verrà in Sicilia per rendersi conto di persona della situazione. Siamo fiduciosi che lavorando in sinergia i risultati possano arrivare», ha dichiarato Nello Musumeci, al termine dell’incontro romano con il ministro Centinaio.
«Abbiamo discusso anche – conclude il governatore – della ripartizione delle quote di pesca del tonno rosso, effettuata dal precedente governo nazionale che ha penalizzato, ancora una volta, la nostra Regione. Per questo motivo già qualche settimana è stato proposto ricorso contro la decisione del ministero, visto che non è stata tenuta in considerazione la nostra richiesta di una più equa divisione tra i vari sistemi di pesca che salvaguardasse le imprese artigianali e tradizionali».
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