Detto anche ‘piccolo farro‘ , il grano monococco è l’unico cereale esistente che, pur contenendo glutine, sembrerebbe non scatenare nessuna reazione allergica negli individui affetti da celiachia o intolleranze alimentari al grano.
Secondo alcuni studi effettuati negli anni si è scoperto che si tratterebbe di un frumento caratterizzato da un genoma molto più semplice rispetto a quello degli altri cereali. Semplicemente il glutine contenuto in questo grano non solo è più fragile e digeribile, ma soprattutto è meno tossico per chi ha sviluppato una intolleranza.
Il monococco, dal punto di vista nutrizionale, si differenzia dal frumento tradizionale per l’alto contenuto di grassi, potassio, fosforo, betacarotene e piridossina. La coltivazione del Monococco, inoltre, permette di ottenere effetti positivi anche livello ambientale perché necessita di un minore apporto di input esterni (concimazioni) rispetto al grano duro, il cereale più diffuso a livello regionale.
In provincia di Enna, con precisione ad Assoro è stato per la prima volta sfornato un pane di grano Monococco, il primo coltivato dall’ uomo. Si parla di un’iniziativa che è stata avviata due anni fa portando in numerose aziende dell’isola la creazione di 12 formati di pasta.
“La giornata segna il passaggio dalla coltivazione del grano alla trasformazione in pasta e pane“, ha commentato Bernardo Messina, responsabile scientifico del progetto, che considera i risultati raggiunti molto soddisfacenti. “Dopo le prove di pastificazione già effettuate al pastificio Eocene di Salemi,
che ha realizzato 12 formati di pasta – ha detto – aggiungiamo un altro prodotto al nostro paniere, il pane“.
All’iniziativa ha partecipato anche Luca Sammartino, assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea che ha sottolineato l’importanza della sottomisura16.1 del Psr Sicilia 2014-2022 che con oltre 50 milioni di euro ha finanziato un centinaio di progetti legati al trasferimento dell’innovazione. “Una misura – ha detto Sammartino – che aiuta le filiere di produzione ma soprattutto mette in connessione il mondo della ricerca alle imprese. Un impegno che Il Governo regionale continua a portare avanti con nuovi avvisi finalizzati a migliorare i sistemi di produzione e i livelli qualitativi dei prodotti“.