(di Luigi Noto) Sarà possibile la svolta dell’agricoltura siciliana seguendo modelli ecosostenibili? Sono in tanti a crederci e a lavorare in questa direzione. Dopo gli incontri tenuti nei mesi scorsi nella Sala Rossa dell’Ars, lo scorso 6 giugno, presso l’assessorato regionale all’agricoltura, si è tenuta la riunione del tavolo tecnico promosso dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmeri, che è anche promotrice di un disegno di legge regionale finalizzato, appunto, allo sviluppo di modelli agricoli ecostenibili e al totale divieto dell’uso del glifosate.
Questa volta il confronto, dopo avere interessato in un primo momento gli ambientalisti, la società civile e i rappresentanti degli agricoltori (non sempre presenti, per la verità), si è spostato verso le istituzioni.
Al tavolo hanno preso parte l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, il dirigente generale Dario Cartabellotta, insieme ad agronomi e alcuni rappresentanti di associazioni del Coordinamento Stop Glifosato che operano nell’ambito della tutela di biodiversità e salute: Crea, Aiab, Movimento Azzurro Sicilia, Aras (Associazione regionale apicoltori siciliani), Isde (Medici per l’Ambiente) e Fà la Cosa Giusta.
«Si fa sempre più concreto – spiega Valentina Palmeri – il confronto e l’individuazione delle modalità operative attuabili per andare verso modelli agricoli che metta al centro il nostro “made in Sicily”, la tutela della nostra biodiversità, del suolo, della salute e dei nostri preziosi insetti impollinatori. Il disegno di legge che ho presentato all’Ars punta proprio a incentivare un modello rurale “agroecologico” in tutto il territorio siciliano».