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Confesercenti Sicilia; misure insufficenti dal decreto “Cura Italia”
di Fabio Cirello

Dopo che ieri è stato varato dal governo il decreto “Cura Italia” 
arrivano le prime reazioni e, in particolare si fa sentire Confesercenti Sicilia
sottolineando come le misure intraprese dal governo siano insufficenti
per fronteggiare i danni all’economia reale subiti in questi giorni
da piccoli e medi imprenditori siciliani

“Le anticipazioni del governo sul decreto a sostegno dell’economia
recepiscono molte delle richieste di Confesercenti
ma ci sono ancora diversi interventi da migliorare
soprattutto per le piccole e medie imprese del commercio, dell’artigianato
e dei servizi e per gli operatori del turismo”.

Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia, commenta così
la sintesi sul decreto “Cura Italia” mirato a contrastare l’impatto economico
dell’emergenza Covid-19 sull’economia.

Quello che trapela – dice Messina – dal momento che ancora il decreto
non è stato pubblicato, sembra dare prime risposte significative
al lavoro dipendente ma è insufficiente per tutto il mondo
delle imprese e delle partite iva, in particolar modo per professionisti, commercianti
e artigiani a cui non può essere riservato solo un sostegno una tantum, per il solo mese di marzo”.

Ad essere insufficienti, per Messina sono anche gli interventi
ipotizzati per le imprese del turismo
.

“Se si vuole intervenire con efficacia – dice – si deve dare vita ad un fondo
d’emergenza per il settore implementando le misure relative agli affitti, e al credito.

In questo senso gli indennizzi previsti sono decisamente irrisori
mentre la priorità per tutte le piccole e medie imprese in questo momento è di mantenere
la liquidità, soprattutto per le imprese turistiche che adesso hanno un fatturato pari a zero.

Le difficoltà del comparto del turismo non si esauriranno tanto presto e anche quando
qui sarà finita l’emergenza sanitaria, il mercato internazionale, che vale il 50%
del nostro turismo, avrà bisogno di tempo per recuperare”.

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