(di Angela Sciortino) Graduatoria tutta da rivedere per la misura dedicata all’insediamento giovani. A occhio e croce, dovrebbero essere un centinaio le domande dei giovani imprenditori che rientreranno in gioco per il contributo del primo insediamento previsto dalla misura 6.1 e per il finanziamento del relativo piano aziendale.
Si tratta di molte delle domande che erano state escluse per “vizi formali” che avrebbero potuto essere tranquillamente risolti con quello che tecnicamente viene definito “soccorso istruttorio”. In pratica sono state considerate irricevibili tutte le domande in cui la data della dichiarazione firmata dal legale rappresentate dell’azienda relativa al Piano di sviluppo aziendale elaborato dal Psa Web fosse antecedente alla data di rilascio informatico della stessa. Una posizione probabilmente un po’ troppo rigida, considerato che il software del Psa Web sul sistema informatico dell’Agea funzionava (ça va sans dire) a singhiozzo e, quindi, di date “certe” non si poteva parlare.
Così la pensa più o meno il Tar a cui hanno fatto ricorso alcuni imprenditori che sono stati esclusi per il medesimo motivo dalla graduatoria della misura 4.1, quella per gli investimenti aziendali.
Il problema era già stato sollevato dalla Copagri Sicilia (Confederazione Produttori Agricoli) lo scorso novembre. «Ma alla nostra lettera non è stato mai dato seguito», dichiara rammaricato Natale Mascellino, presidente regionale dell’associazione. «Avevamo proposto al dirigente generale – prosegue Mascellino – la soluzione del soccorso istruttorio perché non si poteva imputare né ai richiedenti, né ai progettisti l’errore generato da una procedura informatica che ha fatto tanto penare e che, per via del suo malfunzionamento, ha fatto decidere all’Autorità di Gestione del Psr la proroga dei termini previsti dal bando».
Di questi giorni, invece, il giusto ripensamento. Visto che il Tar ha accolto, seppure in via cautelare, il ricorso di alcuni esclusi dalla graduatoria della misura 4.1 per le difformità sulle date della documentazione presentata, negli uffici del Dirigente generale si è pensato giustamente di correre ai ripari per evitare che l’Amministrazione potesse soccombere sotto un centinaio di ricorsi anche sulla misura 6.1. Forse così, però, la promessa di avere la graduatoria definitiva pronta per la fine di questo febbraio non potrà essere mantenuta.
Pronta la replica dell’assessore: «La ragionevole decisione di riammettere le domande precedentemente ritenute non ricevibili alla luce di recenti pronunciamenti del Tar Sicilia con i quali, seppure in via cautelare, sono state accolte le istanze di alcuni soggetti esclusi per analoghe fattispecie in relazione al bando della Sottomisura 4.1, non comporterà la stesura di una ulteriore graduatoria provvisoria e, quindi, non determinerà alcun ritardo rispetto alla tempistica già prevista per la pubblicazione della graduatoria definitiva». E prosegue: «L’Assessorato ha, infatti, già dato apposite disposizioni agli uffici istruttori – prosegue Bandiera – per garantire ai soggetti già inseriti nell’elenco provvisorio delle domande irricevibili e successivamente ritenute ammissibili alle successive fasi di ammissibilità e valutazione, di partecipare al procedimento amministrativo, con la eventuale produzione di proprie memorie, prima della pubblicazione della graduatoria definitiva».