Come ogni anno in questo periodo, nei giorni antecedenti alla Pasqua, si da inizio alla mattanza degli agnelli. Lo scorso anno sono stati uccisi 382.000 cuccioli.
Il dato, ad oggi, è sicuramente in calo ma sono ancora troppi gli animali che vengono uccisi per la tavola. I dati Istat affermano che il totale di agnelli macellati nel 2022 è superiore ai 2 milioni e se si sommano le stime di agnelli ed agnelloni la cifra totale raggiunge quasi i 2 milioni e mezzo.
La tradizione vede sulle tavole l’agnello, ovvero l’animale più giovane, a cui viene dato un solo mese di vita, durante il quale a soli due giorni dalla nascita viene separato dalla madre e sottoposto a stress e violenze. I belati di agonia che accompagnano la separazione del cucciolo sono la più chiara espressione della sofferenza a cui madre e agnello sono sottoposti.
Inoltre, da alcune ricerche è venuto fuori come i 3/4 degli agnelli vengono importati da Ungheria e Romania. Trasportati in condizione di stress, caricati in camion privi di acqua e cibo.
“I controlli su strada per il benessere animale nel trasporto verranno intensificati nel periodo festivo pasquale“. Così è intervenuto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. “Nel 2022 i controlli su strada e nelle strutture adibite alla macellazione sono stato intensificati durante il periodo pasquale – ha aggiunto Lollobrigida – quando si riscontra una movimentazione cospicua di animali, prevalentemente agnelli, provenienti in particolare dall’est Europa. Riteniamo necessario effettuare anche quest’anno i controlli su strada, per questo motivo abbiamo scritto ai ministri competenti affinché ci si possa attivare in questo senso“.
Però ad oggi, i dati sono negativi. L’Animal Equality, dal 22 al 26 marzo 2023 ha verificato le condizioni di trasporto degli agnelli in Italia. Ciò che è venuto fuori è un quadro sconcertante. In totale sono stati ispezionati cinque camion provenienti da Romania e Slovacchia riscontrando gravi violazioni del benessere degli animali, per un totale di circa 20.000 euro di multe. Ogni singolo camion, di proprietà di aziende romene, croate e ungheresi, è stato multato dalla polizia mentre era diretto verso i macelli.
“Le immagini raccolte mostrano ancora una volta il fallimento di un sistema produttivo che continua incurante a sfruttare animali trattati come merci: ciò che si verifica sulle strade italiane ed europee è la conferma che bisogna vietare il trasporto degli animali in via definitiva, senza più cercare di giustificare questa pratica orribile“. Ha commentato il presidente dell’Animal Equality.
Una crudeltà estrema, che potrebbe essere evitata scegliendo un menù interamente vegetale??