Sicilia Rurale

Mare, vino e pupi siciliani: spettacolo di eccellenze sotto il Cielo di Alcamo | CLICCA PER IL VIDEO

ARTICOLO DI MARIANNA GRILLO

Una giornata al mare distesi su una spiaggia dorata finissima, aperitivo vista Castello degustando uno dei tanti vini di eccellenza del trapanese e poi la sera, dopo una cena a base di prodotti tipici, prepararsi per lo spettacolo dell’Opera dei Pupi. In una parola? Alcamo. Meta ideale per trascorrere le vacanze estive riesce ad attrarre turisti stranieri e di prossimità in qualsiasi periodo dell’anno.

UN PO’ DI STORIA…

Il comune di Alcamo fa parte del Libero Consorzio Comunale di Trapani in Sicilia. Sorge ai piedi del Monte Bonifato ed è incastonato al centro del Golfo di Castellammare. Il suo territorio fu abitato fin dalla tarda età del bronzo e scelto da Elimi, Romani e Bizantini per la sua posizione strategica. Attorno allo splendido Castello dei Conti di Modica (sec. XIV), si costituì il primo consistente nucleo abitativo.

Ricca di bellezze paesaggistiche e architettoniche, Alcamo è una città che offre diverse opportunità culturali e ricreative come spiega Ernesto Di Lorenzo, Giornalista ed Editore. 

Il Castello dei Conti di Modica, con i suoi otto secoli di storia, è il cuore della città dal punto di vista storico, civile, urbanistico e culturale. Oltre al Castello, Alcamo custodisce incredibili tesori lasciati da grandi artisti come il Serpotta, il Gagini, il Novelli, senza dimenticare gli affreschi del Borremans e le opere degli artisti siciliani del ‘900 esposte al MACA – Museo d’Arte Contemporanea di Alcamo che ha sede nel Collegio  dei Gesuiti. Accanto al castello, troviamo il Museo Degli Strumenti Multietnici -Collezione F. Cannone. Una collezione straordinaria, unica in Italia che comprende circa 250 strumenti provenienti da ogni latitudine( Tibet, Polinesia, Cina, Argentina, Europa etc…), raccolti nel corso degli anni dal professore e poi donati al Comune di Alcamo. A breve, unitamente a questa realtà si collegherà anche una rassegna internazionale di musica etnica.

Accanto alla musica c’è poi l’amore per la letteratura che, ad Alcamo, vanta origini nobili e antichissime. Protagonista, Cielo d’Alcamo, poeta del XIII secolo, autore del celebre contrasto “Rosa fresca aulentissima” a  cui è dedicato il prestigioso  “Premio Letterario Cielo D’Alcamo – Rosa fresca aulentissima”. Istituito nel 2018 e giunto alla terza edizione, viene assegnato al miglior incipit di un’opera letteraria.

Da un punto di vista paesaggistico, ricordiamo la Riserva Naturale Orientata Bosco d’Alcamo con itinerari naturalistici, un’area attrezzata, servizi di ristorazione e un parco avventura e i resti di antichi insediamenti. La riserva, istituita negli anni ’80 si trova sul monte Bonifato, presenta elementi archeologici importanti come la Torre Castello dei Ventimiglia, la cosiddetta Porta della Regina e la Funtanazza.
A soli 6 km da Alcamo, verso la costa tirrenica si trova Alcamo Marina con la sua spiaggia di sabbia dorata e il mare cristallino. La fortuna di questa città del trapanese risiede dunque nel trovarsi al centro di un territorio che abbraccia mare, colline e montagne e nell’aver valorizzato le risorse culturali e artistiche che da secoli la rendono protagonista.

Tornando al Castello dei Conti di Modica, è anche sede dell’Enoteca Regionale della Sicilia Occidentale, del Museo del Vino e delle Tradizioni e di una esposizione permanente dei Pupi Siciliani. Maria Possente, Presidente Associazione Enoteca Regionale Siciliana- Sicilia Occidentale e il Puparo Salvatore Oliveri, raccontano il senso, la storia di queste iniziative che sanno raccontare il territorio da una prospettiva originale e significativa. 

Ad Alcamo, al Castello dei Conti di Modica è presente una delle due sedi dell’Enoteca Regionale Siciliana che rappresenta i vini dell’intero territorio siciliano. I produttori raccontano il vino attraverso la storia e la cultura di questi luoghi, trasmettendole sia agli enoappassionati, sia ai semplici visitatori interessati ad Alcamo e al suo contesto fatto di eccellenze. Per questo, oggi, molte aziende propongono svariate formule di turismo esperienziale. In questo modo, il turista lascia il territorio con tanto da raccontare: acquista eccellenze, ne coglie le diversità e ne conserva la storia fatta di persone, storia e prodotti tipici ricercati.

Un’altra esperienza imperdibile, riguarda l’Opera dei Pupi che ad Alcamo è legata alla scuola dei Canino e che oggi trova nuova linfa nel nipote Salvatore Oliveri. Una passione tramandata da generazioni, piena di racconti e aneddoti curiosi. Le avventure dei paladini di Francia si incrociano infatti con i racconti di una comunità e di una famiglia di artisti. Ciascun pupo è frutto di dedizione, passione, lavoro artigianale, creatività e impegno. Alcuni, come il primo costruito da Alberto Canino nel 1823, si trovano al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo altri, come quelli che potete vedere ad Alcamo, sono stati per anni custoditi gelosamente in casa per poi rinascere, in tempi più recenti, a nuova vita. Un ritorno sul piccolo palcoscenico dell’Opera dei Pupi, accolto con grande entusiasmo sia dagli alcamesi che dai turisti desiderosi di rivedere le gesta di Orlando e Rinaldo e di conoscere in che modo, una volta, si trascorreva il tempo libero. Adesso, nuovi pupi fanno compagnia a quelli storici. Un piccolo esercito di 650 marionette manovrate abilmente tra teloni e scenografie fatti a mano. Un grande amore interrotto dal Covid ma che presto tornerà per la felicità di mamme, bambini e stranieri.

Infine, con Gioacchino “Giacomino” Mulè, Titolare di uno storico bar del centro, vediamo oltre al vino e all’olio, quali specialità gustare ad Alcamo. 

Tra i prodotti tipici troviamo la “pasta vergine”. All’interno è farcita con crema di latte tipica alcamese mentre, all’esterno, presenta un po’ di ricotta. Altra bontà, l’iris fritta: un panino svuotato, ripieno di ricotta già zuccherata e fritto. La pasticceria alcamese ripropone quella siciliana: cannoli, cassata, torta alla crema di arance o al pistacchio, dolci classici, bignè fritti, frutta martorana. Da provare, lo sfincionello e le arancine, i “maccarruna”, la pasta al  forno o con le sarde, “salsiccia e cavoliceddi”, baccalà fritto e tanto altro. Una curiosità? Ancora oggi in piazza Ciullo – angolo Corso 6 Aprile, si trova un bellissimo chioschetto in legno e in stile Liberty, in cui un tempo venivano serviti bibite e decotti. E proprio il decotto era, per così dire, il caffè di una volta. I lavoratori lo bevevano la mattina presto ed era a base, tra gli altri, di gramigna e fiori di zucca. Una tradizione scomparsa ma che chissà, potrebbe tornare e perché no, in maniera rivisitata.

NATALE AD ALCAMO…

“Per quanto riguarda il Natale – dice Di Lorenzo – sono in programma diverse iniziative culturali. Penso ad esempio al presepe vivente o ai diversi presepi allestiti da varie associazioni. Inoltre ricordo l’attività concertistica legata al Coro Mater Dei o a al gruppo corale “Francesca Adragna”, degli appuntamenti diventati ormai un classico ad Alcamo in cui si propongono concerti natalizi che spesso si svolgono all’interno delle nostre chiese, creando suggestioni tipiche del periodo. “

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https://www.comune.alcamo.tp.it/it

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