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Manovra quater, disco verde in II Commissione alle misure per la zootecnia e il parziale esonero dei canoni irrigui
di Annalisa Ciprì

Una notte all’Ars, quella andata in scena mercoledì scorso, in II Commissione Bilancio, guidata da Dario Daidone, che ha dato esito positivo su quello che è il testo definitivo della manovra quater. Una luce all’orizzonte, con l’approvazione degli emendamenti aggiuntivi di carattere generale e il via all’esame degli interventi territoriali.

Non sono mancati i malumori però (CLICCA QUI). Tra le fila dell’opposizione i deputati hanno abbandonato i lavori per protesta, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

La commissione Bilancio ha esitato il testo nei tempi stabiliti, con la guida del presidente Dario Daidone. Governo e forze parlamentari hanno trovato la sintesi attorno a misure qualificanti che rispondono ai diversi temi emersi nel dibattito a Palazzo dei Normanni.

Un‘attenzione particolare all’agricoltura siciliana messa in ginocchio negli ultimi anni, come non mai, dalla siccità.

Numerose le voci che caratterizzano il disegno di legge, alcune delle quali erano già state discusse in precedenza (CLICCA QUI). Si tratta di dieci milioni di euro stanziati per la realizzazione di vasche, laghetti, invasi e serbatoi aziendali o interaziendali per l’accumulo di acqua a uso irriguo o zootecnico, che come abbiamo visto si tatta di interventi che saranno gestiti dall’IRFIS. E ancora, per i lavoratori dei Consorzi di bonifica è stato varato il turnover, la stabilizzazione e l’aumento delle giornate lavorative, su proposta del presidente della I Commissione Ignazio Abbate.

A questi si sono aggiunti altri emendamenti, ovvero canoni irrigui, zootecnia e brucellosi.

Ma andiamo nel dettaglio.

Disposizioni per il contrasto alla brucellosi in campo zootecnico e il ripopolamento degli allevamenti

Focus importante sul settore agricolo e degli allevamenti proposti e avanzati dal presidente della I Commissione Affari Istituzionali e deputato della Democrazia Cristiana Ignazio Abbate: “L’approvazione di questi emendamenti aggiuntivi che riguardano la Sicilia intera, ha fatto sì che la manovra si arricchisse di provvedimenti importanti. Penso a quelli relativi alla povertà, ai disabili gravi o la promozione e il sostegno delle aziende agricole”, queste le parole del democristiano.

La realizzazione dei laghetti e alle aziende zootecniche sono sicuramente dei provvedimenti importanti che danno aiuto al territorio e sono vicino al mondo delle imprese. Dal primo momento ha sostenuto questi interventi che vanno in questa direzione. “Sono fiducioso che in aula possono continuare ad essere approvati, per cercare di mettere a disposizione risorse importanti sui territori, specialmente per le piccole e medie imprese e per sostenere il mondo agricolo che ha necessità di poter avere questi interventi. Altra norma importante che è stata approvata è quella che riguarda la rottamazione delle tasse automobilistiche, venendo incontro a tante famiglie che sono in difficoltà”.

Il comparto zootecnico siciliano, già duramente provato dalla siccità e dalla diffusione della brucellosi bovina e ovi-caprina, potrà contare quindi su nuovi strumenti di sostegno economico. Con un emendamento approvato su proposta dell’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, vengono introdotti specifici regimi di aiuto destinati ad agevolare il percorso di eradicazione della malattia e a favorire il ripopolamento e la qualificazione del patrimonio zootecnico isolano.

Il provvedimento autorizza, per l’esercizio finanziario 2025, una spesa complessiva di 1 milione di euro per l’erogazione di un’indennità integrativa a favore delle aziende agricole e zootecniche che scelgano la macellazione volontaria totale dei capi bovini e ovi-caprini presenti negli stabilimenti in cui siano stati confermati casi di brucellosi. Questo contributo si aggiunge agli indennizzi già previsti dalle disposizioni statali.

L’aiuto potrà essere riconosciuto una sola volta per ogni azienda e per ciascuno stabilimento interessato. Inoltre, le imprese che avranno aderito alla misura, trascorsi sei mesi dalla macellazione totale, potranno accedere a un ulteriore contributo finalizzato all’acquisto di riproduttori iscritti ai libri genealogici, di età non superiore ai tre anni, così da garantire la ripresa dell’attività produttiva.

Un secondo intervento, del valore di 2 milioni di euro, è destinato invece a sostenere direttamente il ripopolamento delle stalle siciliane. Le aziende zootecniche potranno beneficiare di contributi fino all’80% della spesa sostenuta (con un tetto massimo di 40.000 euro per impresa) per l’acquisto o l’utilizzo di riproduttori maschi e femmine selezionati, sia per le razze da latte che per quelle da carne. Gli aiuti, come specificato dal provvedimento, saranno erogati nel rispetto delle norme comunitarie sugli aiuti di Stato in regime “de minimis”, che fissano il limite a 50.000 euro nel triennio per ciascuna azienda beneficiaria.

Le modalità attuative degli interventi saranno definite con decreto del dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Agricoltura, che provvederà a emanare i bandi entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge.

Un emendamento, dunque, che arriva in un momento particolarmente delicato per la zootecnia regionale. Le difficoltà del comparto sono state infatti riconosciute anche a livello nazionale: lo stato di crisi per la siccità è stato dichiarato dal Consiglio dei Ministri con deliberazioni del 6 maggio 2024 e del 9 maggio 2025.

L’obiettivo della misura è duplice, da un lato, accelerare l’eradicazione della brucellosi attraverso l’abbattimento e la sostituzione dei capi infetti. E dall’altro, favorire la ripresa produttiva e la qualificazione genetica degli allevamenti siciliani, rafforzando così la competitività e la sostenibilità del settore.

Misure straordinarie in favore della zootecnia

La Regione Siciliana, da proposta dell’opposizione, ha stanziato 3 milioni di euro per il 2025 a sostegno delle piccole aziende zootecniche del comparto lattiero-caseario, duramente colpite dall’aumento del costo dei mangimi provocato dalla prolungata siccità.

L’intervento, anche questo promosso dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, prevede la concessione di un aiuto eccezionale in conto capitale destinato all’acquisto di mangimi concentrati. Potranno beneficiarne esclusivamente le imprese con non più di 100 capi in lattazione, presenti in allevamento alla data di pubblicazione dell’Avviso pubblico.

I contributi saranno assegnati con procedura a sportello e in misura proporzionale al numero di animali allevati. L’erogazione avverrà nel rispetto delle disposizioni comunitarie sugli aiuti di Stato in regime “de minimis” e le modalità operative e i criteri di accesso saranno stabiliti con un decreto dell’assessore regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea.

Con questa misura straordinaria, l’amministrazione regionale mira quindi a sostenere la tenuta economica e qualitativa del comparto lattiero-caseario siciliano, riducendo l’impatto della crisi produttiva generata dalla siccità e dal conseguente aumento dei costi di gestione.

Esonero del pagamento dei ruoli di irrigazione

A causa del perdurare della siccità, dichiarata stato di emergenza dal Consiglio dei Ministri nelle sedute del 6 maggio 2024 e del 9 maggio 2025, la Regione Siciliana, da proposta della Democrazia Cristiana, ha previsto per il 2025 un esonero parziale dal pagamento dei ruoli irrigui a beneficio delle aziende agricole che ricadono nei comprensori gestiti dai Consorzi di bonifica.

Per finanziare la misura è stata autorizzata, nello stesso esercizio finanziario, una spesa di 5 milioni di euro, destinata a coprire i mancati introiti dei Consorzi attraverso un contributo straordinario. La ripartizione delle risorse sarà stabilita dal dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Agricoltura, con un decreto che definirà la quota spettante a ciascun Consorzio in proporzione all’ammontare dei ruoli irrigui oggetto di esonero.

Con questo intervento la Regione intende alleviare i costi a carico delle imprese agricole, sostenendo la continuità produttiva in un contesto aggravato dalla prolungata crisi idrica.

A queste norme, che rispondono ai criteri di emergenza e rilevanza, si aggiungono le numerose variazioni per il rimpinguamento dei diversi capitoli del bilancio della Regione.

In particolare questi interventi riguardano il contributo annuo alla Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia somma da trasferire alla rete di Sviluppo Agricolo (Esa) per la campagna di meccanizzazione agricola e il contributo annuo ad integrazione del bilancio dell’Istituto regionale della vite e del vino, si tratta di rispettivamente di 378 milioni462 milioni e 430 milioni circa.

Una corsa contro il tempo che registra un ritardo di circa una settimana rispetto al cronoprogramma iniziale condiviso dal governo regionale e i capigruppo di maggioranza e di opposizione al rientro dalla pausa estiva. Secondo il piano inziale l’iter in Commissione sarebbe dovuto concludersi venerdì 26 settembre. Portare a termine la votazione finale entro mercoledì 8 ottobre non sarà semplice.

Proseguiranno i lavori in aula sabato 4 ottobre, alle ore 11:00. E’ questa la nuova data fissata per l’incardinamento del testo della variazione di bilancio.

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