L’arrivo del maltempo con un brusco abbassamento delle temperature preoccupa le campagne dove è allarme per il rischio di gelate tardive che possono provocare danni irreparabili alle primizie in campo e alle piante da frutto che si trovano in piena fioritura. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti per gli effetti della perturbazione che ha colpito l’Italia con vento forte, freddo e neve anche a quote basse.
Un brusco cambiamento del clima che arriva dopo un inverno secco con 1/3 in meno di pioggia e bollente che dal punto di vista climatologico ha fatto registrare in Italia una temperatura media superiore di 0,49 gradi con anomalia che ha raggiunto la punta di quasi un grado (+0,97 gradi) nelle regioni del nord dove si registra una gravissima siccità con le precipitazioni che sono state addirittura praticamente dimezzate, secondo l’analisi della Coldiretti.
Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto completamente i normali cicli colturali e di conseguenza anche le offerte stagionali presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell’anno con l’arrivo delle gustose primizie, dagli asparagi alle fragole, dai piselli alle fave, dai carciofi alle zucchine. Nelle campagne il caldo anomalo – continua la Coldiretti – ha anche provocato il ”risveglio” anticipato della natura con mandorli, albicocchi e pesche in piena fioritura e quindi particolarmente sensibili all’arrivo del freddo e del forte vento che fa cadere i fiori e abbatte le piante compromettendo i prossimi raccolti di frutta.
Con l’arrivo delle precipitazioni – continua la Coldiretti – è peraltro finalmente possibile avviare le semine primaverili di riso, girasole, mais e soia necessari all’alimentazione degli animali, ma a beneficiarne sono anche le coltivazioni di grano seminate in autunno, ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere.
La pioggia però – conclude la Coldiretti – per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.