L’agricoltura italiana ha subito fino ad ora nel 2021 oltre un miliardo di danni a causa degli eventi estremi che hanno decimato le produzioni nazionali con tagli che vanno dal 5 -10% per le previsioni di vendemmia al 10% per il grano mentre è praticamente dimezzata la frutta nazionale con cali del 30% per le ciliegie, del 40% per le pesche e nettarine fino al 50% per le albicocche, rispetto ad una annata normale. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del moltiplicarsi degli eventi meteo estremi che sono praticamente raddoppiati (+74%) fino ad ora nel 2021 rispetto all’anno precedente tra gelo primaverile e siccità in una estate segnata da trombe d’aria, alluvioni, bombe d’acqua e grandinate.
L’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Siamo di fronte in Italia – continua la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo.