La provincia di Ragusa, si trova ancora una volta a fare i conti con torrenti e fiumi esondati, pronti crollati, edifici allagati, impianti di serre invasi dall’acqua e strade rurali impraticabili. Tutto questo per le avverse condizioni metereologiche.
Tutti danni che potevano essere facilmente ridotti se non evitati se solo si fosse provveduto alla pulizia dei canali di scolo. Intervento più volte richiesto dal comune di Ragusa, provvedimenti mai presi in precedenza.
Esondati fiume Dirillo, che comprende parte dei consorzi comunali di Caltanissetta, Ragusa e parte della città di Catania e il torrente Modica-Scicli. Inoltre, sono stati registrati gravi allagamenti in tutto il territorio provinciale, soprattutto a Cosimo (Rg). Danni agli impianti produttivi e serricoli, interessati da allagamenti, alcuni hanno subito anche danni strutturali.
Si è espresso il dott. Antonino Pirrè, presidente di Confagricoltura Ragusa: “I danni alle aziende agricole sono ingenti e diffusi su tutto il territorio, tra raccolti compromessi e impossibilità di effettuare la semina. Valutiamo quindi positivamente la richiesta avanzata dai deputati regionali, on. Giorgio Assenza e on. Nello Dipasquale, alle istituzioni di governo regionali e nazionali per la dichiarazione di stato di calamità, con l’adozione di tutte le misure di pronto intervento necessarie per far fronte all’emergenza, previo accertamento e quantificazione dei danni, con interventi di ripristino e di ristoro”.