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Madonie, partono due nuove start up con i finanziamenti assegnati dal Gal
di Antonio Schembri

A un anno dalla pubblicazione dell’avviso relativo al Piano di Azione Locale “Comunità rurali Resilienti” promosso dal GAL ISC MADONIE è stata ufficializzata nei giorni scorsi la concessione di un contributo di 20 mila euro a fondo perduto destinato all’avvio di nuove attività imprenditoriali.
Due gli atti di concessione da parte della società consortile con sede operativa a Castellana Sicula. Favoriranno altrettante start up del territorio che hanno partecipato con successo al bando della sottomisura 6.2 finalizzata ad “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali per le attività extra-agricole nelle zone rurali”. Strumento che prevede aiuti a nuove imprese giovanili e femminili al fine di consentirgli di avviare nuove attività produttive in modo da creare opportunità di lavoro e contrastare così lo spopolamento delle aree montane.

Ditte beneficiarie del finanziamento sono la ADIDì di Castelbuono, guidata da Francesca Mazzola, il cui progetto imprenditoriale riguarda l’apertura di un laboratorio artigianale per la produzione di oggetti tipici; e la D.G.F. Bio, srl con sede a Nicosia, in provincia di Enna, fondata da Dario Di Gangi e Annalisa Romano, che creerà un impianto per la produzione di compost organico dal letame di bovini destinato all’agricoltura biologica.
A breve, fanno sapera dal Gal Madonie, sarà emanato un nuovo bando, sempre nell’ambito della stessa Sottomisura 6.2, per finanziare altre 10 start up del territorio.

È di certo motivo di soddisfazione vedere concretizzto l’impegno delnostro GAL così come quello dei sindaci e delle istituzioni locali, che hanno svolto un ruolo di cerniera con le potenzialità e le aspettative del territorio, partecipando attivamente agli incontri di animazione.– afferma il presidente del GAL Madonie Santo InguaggiatoLa concessione del contributo, che rappresenta un sostegno concreto all’avvio di due nuove iniziative imprenditoriali, è avvenuta in tempi rapidi, grazie al monitoraggio continuo delle procedure e alla proficua interazione tra il GAL e la pubblica amministrazione. Il nostro impegno continua per i progetti di tutte le altre misure affinché le risorse finanziarie disponibili costituiscano, assieme alle altre provvidenze riguardanti il comprensorio, effettiva occasione di crescita per i giovani“.

Ecco, più in dettaglio, le due nuove imprese.

La ADIDì ha sede a Castelbuono (Pa), nel cuore delle Madonie e si propone di creare oggetti artigianali, specifici soprattutto per l’infanzia (giochi, tessili e arredo su misura) nonché di organizzare servizi di tipo ‘esperienziale’ sulle realtà d’eccellenza che lavorano sulle specificità della Sicilia.
Riguardo a oggetti e arredi particolare attenzione è rivolta al tipo di materiale, soprattutto al legno con l’utilizzo di frassino e ulivo. Si tratterà di prodotti che prenderanno spunto dagli elementi iconici della Sicilia e verranno pensati in modo da adattarsi allo sviluppo cognitivo del bambino.
Attraverso l’utilizzo di una specifica piattaforma online verrà attivato sia il sistema di prenotazione delle esperienze e l’acquisto dei prodotti realizzati, sia l’informazione sui contenuti proposti, da aggiornare mediante un blog. “Puntiamo a diffondere in modo trasversale la conoscenza del territorio, dal quale possa discendere alle future generazioni un fruttuoso attaccamento allo stesso“, spiega Francesca Mazzola.
La ennese D.G.F. Bio” e si occuperà della fabbricazione di fertilizzati naturali biologici tramite l’utilizzo di letame bovino: attività extra-agricola che – spiegano Dario Di Gangi e Annalisa Romano – avrà effetti positivi su tutte le filiere coinvolte, nel rispetto delle norme vigenti in materia di sostenibilità e salvaguardia ambientale.
“Siamo entusiasti degli aiuti concessi dal Gal Madonie per l’avviamento della nostra idea progettuale – dicono i due giovani imprenditori – E oltre alle strutture organizzative del Gal Madonie vogliamo ringraziare anche l’ingegnere Carmelo Farinella e lo studio tecnico di Nicosia che ci dato una mano. Grazie a questa cooperazione sarà possibile realizzare un progetto basato sui principi di innovazione dei processi produttivi, della sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente oltre alla creazione di valore economico nel territorio di appartenenza tramite la sinergia con altre imprese.”

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